Il dollaro australiano ha registrato un forte rialzo durante la sessione di contrattazione di mercoledì, postando un lineare break rialzista, infrangendo la parte superiore della negativa candela formata il lunedì. Questa candela engufing ribassista rappresenta un segnale molto negativo, ma dato che abbiamo assistito a talmente tante opportunità di rovesciamento, forse il dollaro australiano è pronto a salire molto più in alto.
Il dollaro australiano è molto legato alla situazione degli scambi tra USA e Cina, di conseguenza, potremmo stampare in qualsiasi momento un’improvvisa inversione. Ci saranno risvolti negativi nei riguardi della situazione commerciale? Nel breve termine però, pare ci stiamo concentrando sulla riduzione dei tassi di interesse della Federal Reserve, quindi è logico che il dollaro americano possa scendere da questi livelli. La domanda ora è se porterà o meno abbastanza spinta in modo da far salire questo mercato al rialzo.
La sottostante media mobile esponenziale a 50 giorni sta iniziando ad ondeggiare più in alto, e potrebbe rappresentare qualche tipo di supporto. Abbiamo inoltre il numero di posti di lavoro in uscita venerdì che potrebbe causare molta volatilità. Tuttavia, nelle prossime 24 ore vedremo probabilmente un trading molto sottile, per cui questo mercato può muoversi abbastanza drasticamente. Dopodiché, otterremo una reazione ai dati sul lavoro e, se il numero dei lavori delude, questa coppia potrebbe basarsi su quello che quasi sicuramente rappresenta un altro motivo per quello che potrebbe essere il taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
Nelle attuali circostanze, la media mobile esponenziale a 200 giorni merita attenzione perché si aggira attualmente attorno quota 0,71. Il mercato a più lungo termine è quindi libero di andare al livello dello 0,7250. Quest’area dovrebbe fungere da resistenza significativa, e non penso che vi arriveremo subito. Si tratterebbe infatti più di un macinare, ma una mossa al rialzo da questo livello certamente darebbe molta credibilità all’idea di un “modello a W” che sembrava minacciato dopo la candela del lunedì. A quanto pare però, dopo un paio di giorni abbiamo riaffermato quella forma e come risultato, in base a quel modello, troviamo un’implicita mossa misurata a quota 0,72.