Nella sessione di lunedì l’Euro ha dapprima tentato un rally, ma poi è crollato verso il livello sottostante di 1,12. Come mostrato dal cerchio blu sul grafico, c’è una significativa quantità di supporto appena sotto, che coincide egualmente con il livello di ritracciamento di Fibonacci al 61,8% formatosi in una mossa a lungo termine. Se quest’area non regge, potremmo scendere agli 1,11, che sul lato inferiore mostrano segnali di maggiore supporto. Con un calo sotto a questo cerchio blu, l’idea di una tendenza al rialzo viene messa in guai seri.
Alternativamente, se ci voltiamo per superare la candela della sessione di trading di lunedì, sarebbe un segnale positivo che quindi farebbe salire il mercato verso quota 1,1275, cioé il top della candela del venerdì, giornata estremamente negativa per la coppia. Eliminando quell’area, potremmo quindi spostarci verso quota 1,1350, area attraversata dalla media mobile esponenziale (EMA) a 200 giorni.
La Federal Reserve è pronta a tagliare i tassi di interesse a luglio, e questo andrà a sfavore del valore del biglietto verde. Vediamo però anche molti problemi nell'Unione europea, non ultimo la Deutsche Bank. Complessivamente, è probabile che per un prolungato periodo di tempo la BCE mantenga una politica monetaria straordinariamente allentata, così da mettere un po’ di negatività nell’euro.
Un’eventuale mossa al rialzo sarà faticosa, perché forse stiamo iniziando a formare un modello di “rounded bottom”, che richiede però uno slancio e uno sforzo importanti. L’euro viene essenzialmente considerato l”anti-dollaro”, quindi dipenderà dalla nostra attenzione: se ci concentriamo solo sulla Federal Reserve, allora questa coppia aumenterà, altrimenti probabilmente continueremo ad oscillare avanti e indietro come fa di consueto questo mercato. La coppia EUR/USD è molto difficile da scambiare in questi tempi, poiché ci sono ancora parecchi elementi che spostano questo mercato in entrambe le direzioni. Questa settimana, Jerome Powell testimonierà di fronte al Congresso e sarà cruciale nei riguardi della prossima mossa del dollaro USA, ma attenzione, perché causerà probabilmente una certa volatilità. Più la banca centrale opta per una politica meno aggressiva, più questa coppia aumenterà. Tuttavia, nell’opzione contraria, potremmo testare nuovamente il fondo.