Nella parte finale della sessione di giovedì, l’Euro si è rafforzato in direzione dell’importante resistenza a quota 1,13, spinto dalle rivelazioni per cui gli iraniani si dicono disposti a fare significative concessioni nei riguardi dei colloqui sul nucleare. Questa naturalmente rappresenta una buona notizia per il mercato e di conseguenza sono state svendute le obbligazioni statunitensi, con il dollaro che ha perso forza. La mossa non è quindi dovuta alla validità dell’euro o all’economia dell’Unione europea, ma piuttosto è una maggiore mossa in modalità “risk on”.
Guardando il grafico, al momento siamo bloccati in un intervallo tra gli 1,12 e gli 1,13, ed è logico che ci siamo fermati proprio qui. Continueremo a vedere questo tipo di forza, o semplicemente torneremo a svanire nell’intervallo? Probabile che il mercato sarà leggermente in difficoltà, ma prima o poi eseguiremo una mossa significativa. Una volta usciti da questo intervallo di 100 PIP, potremmo ritornare ad avere fiducia dei mercati, perché nell'ultimo periodo hanno totalmente mancato di direzione. Entrambe le banche centrali sembrano molto propense a tagliare presto i tassi, o almeno nel caso della BCE , ad agire per allentare la politica monetaria. In questo scenario, non v’è il vero desiderio di possedere entrambe le valute, poiché si deprezzano contro quasi tutti i loro cross.
Se riusciamo a superare quota 1,13, potremmo arrivare al livello degli 1,1350 dove mi aspetto di vedere molta resistenza. A parità di condizioni, questo è il mio scenario di base, ma riconosco anche che potremmo tornare indietro e postare un break sotto il livello degli 1,12. In tal caso, con probabilità scenderemo agli 1,11, un’area che ha causato un certo livello di supporto. Però, nel weekend, non stupitevi affatto se torniamo indietro un po’ indietro nel raggio d’azione, poiché permane la minaccia di eventuali titoli riguardanti la situazione tra iraniani e americani. Con ciò, sono cautamente ottimista, ma sottolineo la parola “cautamente” in questa affermazione.