Martedì i mercati del gas naturale hanno tentato di rafforzarsi leggermente durante la sessione di trading, ma è piuttosto logico che torni la tendenza generale, perché il mercato permane da molto tempo in una tendenza negativa e ovviamente, non abbiamo elementi o motivi per cambiare questo modello di ribasso.
C’è un grosso problema a causa delle scorte eccessive di gas naturale che eliminano la domanda. Il mercato ha molte barriere di resistenza sul lato superiore che continuano a mantenere la negatività anche dal punto di vista tecnico. Riconosco un elevato potenziale di pressione di vendita ai 2,20 dollari, dopodiché, abbiamo l’ovvio livello dei 2,25 dollari che da un punto di vista tecnico, rappresenta una resistenza psicologicamente importante.
In definitiva, al centro dell’attenzione del mercato si ha il livello dei 2,00 dollari, per cui alla fine tenteremo un test laggiù. Ci vorrà del tempo per arrivarci, ma non vi sono nemmeno motivi per pensare il contrario. Arriverà il momento in cui il gas naturale sarà troppo economico, ma non è di certo ora, perciò vedremo svendere i rally, almeno a breve termine e alla fine assisteremo ad un rimbalzo nel lungo termine.
Uno dei motivi principali per cui dovremmo postare il rimbalzo è la continua attenzione alla ciclicità del mercato: in alcuni mesi torneranno le basse temperature in Nord America ed Europa che dovrebbero far salire i mercati del gas naturale una volta iniziati a negoziare contratti per questi mesi freddi. Abbiamo già iniziato a negoziare questi contratti, quindi prestiamo attenzione ai livelli menzionati in precedenza e, naturalmente, alla media mobile esponenziale a 50 giorni raffigurata in rosso nel grafico. In passato ha rappresentato una resistenza affidabile, per cui continuerà a fungere da “tetto” in questo mercato. Mi aspetto un rimbalzo massiccio dal livello dei 2,00 dollari, anche nell’eventualità che lo raggiungessimo prima di arrivare ai mesi freddi. Un calo sotto i 2 dollari rappresenterebbe un segnale a dir poco negativo.