I trader della sterlina britannica hanno dato il via alla settimana vendendo pesantemente la coppia GBP/USD che è scesa sotto al vitale livello di 1,2350 e poi anche sotto il livello di 1,2250. Visto che abbiamo oltrepassato una quantità significativa di supporto, il mercato probabilmente continuerà la sua corsa al ribasso, logicamente a causa del fatto che la Brexit preoccupa costantemente i commercianti di valute mondiali.
C’è molta incertezza sulla Brexit, si raggiungerà o meno un accordo? Giunti a questo punto, i mercati continueranno a mettere in conto la possibilità di una “Brexit no deal”, per questo motivo la sterlina britannica proseguirà il suo importante calo, forse fino al livello degli 1,20. Sopra vedo una notevole quantità di resistenza, e l’aver rotto al ribasso e oltrepassato quota 1,25 mi dice che siamo pronti ad andare molto più in basso.
I rally quindi dovrebbero continuare a rappresentare opportunità di vendita, anche se anticiperei un rimbalzo a breve termine dato che la mossa è stata così forte, ma in sostanza, bisogna capire le tempistiche del rimbalzo per ricominciare a shortare, perché l’intervallo reale medio è stato colpito piuttosto rapidamente durante il giorno. Penso che nel prossimo futuro la sterlina britannica rimarrà una valuta tossica, o perlomeno lo sarà fino a quando non vedremo il “flusso” finale. Se il Regno Unito lascia l’Unione Europea senza nessun accordo, l’enorme vampata dopo questa mossa si dovrebbe rivelare il potenziale “acquisto di tutta la vita”. Teniamo presente che nei mercati finanziari accade che molto spesso le cose sembrano peggiori di quello che sono, giusto prima di ribaltare la situazione. Questo è simile a quello che successe acquistando lo S&P 500 nel 2009 vicino al minimo dei 666. Potrebbe esserci la possibilità di una configurazione del genere, ma ci troviamo parecchio distanti da quel livello al momento, quindi nel frattempo penso sia più prudente cercare opportunità di vendita nei grafici a più lungo termine che finora non mostrano un modello di fondo, però i grafici a breve termine favoriscono sicuramente lo svanimento di qualsiasi tentativo di rally.