Nella sessione di trading di mercoledì, il mercato del petrolio greggio WTI ha scambiato relativamente piatto durante il giorno, inizialmente cercando il rally per poi ritornare i guadagni, offrendoci un segnale piuttosto negativo dopo la mossa ribassista di martedì. Martedì, abbiamo perso circa il 5%, un’affermazione importante. Non solo siamo scesi, ma abbiamo anche postato una rottura ribassista attraversando il gap e la media mobile esponenziale a 50 giorni. Visto che ci troviamo al di sotto di questi due livelli di supporto, è logico continuare a scendere.
L’OPEC è impotente, perché non può ovviare alla mancanza di domanda. Sebbene la Russia abbia appena tagliato la produzione, Stati Uniti e Canada stanno iniettando tonnellate di petrolio sul mercato. A questo punto sembra che verrà sfumato il rally a breve termine, e la media mobile esponenziale a 50 giorni dovrebbe fungere da grande resistenza.
Giovedì il volume di trading sarà sottile, visto che è il Giorno dell'Indipendenza negli Stati Uniti, quindi avremo un commercio elettronico limitato più avanti nel corso della giornata, per questo meglio stare lontani dal mercato forse. Tuttavia, la candela del martedì era abbastanza impulsiva da suggerirci un possibile ribasso. Il livello dei 55$ rappresenterà supporto, ma con un calo sotto quel livello potremmo scendere molto di più, forse fino a quota 51$. In ultima analisi, questo mercato sarà reattivo ai numeri sul lavoro in uscita venerdì, quindi spostiamo lì la nostra attenzione. Con un numero di posti di lavoro relativamente basso, il mercato potrebbe scendere ancora di più perché ci sarà ancora meno domanda.
Sopra la media mobile esponenziale (EMA) a 50 giorni, troviamo la candela di rottura ribassista che si situa proprio sotto la media mobile esponenziale a 200 giorni a quota 59$. In sostanza, sembra ci sia molta resistenza sul lato superiore, perché il livello dei 60$ è semplicemente troppo lontano. Il mercato ha assunto un atteggiamento di svolta significativo: il prelievo nell'inventario continua ad essere forte, per questo forse il mercato continuerà a performare molta negatività. Detto questo, l’uscita di un numero elevato di posti di lavoro potrebbe essere sufficiente a cambiare le cose, almeno temporaneamente. Un’altro fattore da tenere in considerazione è che le tensioni tra Stati Uniti e Iran potrebbero continuare a far oscillare questo mercato avanti e indietro. Se le cose si calmano, è molto probabile che il petrolio cada e, naturalmente, viceversa.