Non abbiamo visto gran movimenti lunedì nel mercato del petrolio greggio WTI, poichè continua ad oscillare avanti e indietro, per cui persiste l’instabilità e una generale mancanza di interesse per il mercato. Il livello superiore dei 57,50 dollari ha offerto resistenza, proprio come i 55,00 dollari fungono da supporto. Il mercato continuerà a negoziare questo intervallo di 2,50 dollari, e probabilmente rimbalzerà in quest’area senza una chiara direzionalità.
Alla guida dei mercati del greggio permangono i problemi a livello mondiale, quindi la dinamica sta spingendo il petrolio in entrambe le direzioni. Le tensioni iraniane dovrebbero in teoria essere rialziste per il greggio, ma in gioco v’è un problema più grande, la mancanza di una domanda globale così estesa come ci si aspetterebbe. Gli Stati Uniti producono al momento elevate quantità di petrolio greggio, immettendo nei mercati oltre 12 milioni di barili al giorno.
Giusto sopra i suddetti livelli, si situa la media mobile esponenziale a 50 giorni, in prossimità dei 57,50 dollari. Quest’area ha rappresentato resistenza e ora che la media mobile esponenziale a 50 giorni si trova proprio a quel punto, la resitenza è enorme. Al ribasso, il livello dei 55,00 dollari ha funto recentemente da supporto maggiore, oltre all’aver rappresentato un’importante resistenza a giugno. Da notare che sul grafico ho contrassegnato con delle linee gli incrementi di cinque dollari, poiché i mercati del pterolio greggio tendono ad essere guidati molto tecnicamente.
Motivo per cui continueremo semplicemente a rimbalzare in questo range di 2,50 dollari, poiché la volatilità è diminuita. In circostanze normali, ci sarebbe un intervallo maggiore ai cinque dollari di trading, ma in questo momento sembra che i mercati siano piuttosto fermi. Il mercato del petrolio greggio continua ad essere guidato dai fattori tecnici, ma entrano in gioco chiaramente anche tutte le questioni geopolitiche ad esso collegate; il rallentamento globale ad esempio rappresenta il problema maggiore al momento. Concesso che 10 anni fa lo stesso problema con l’Iran avrebbe aggiunto 15$ al prezzo del petrolio, le cose ora sono cambiate e questa è l’unica cosa da doversi considerare. A causa dell’incontro della Federal Reserve nei prossimi due giorni, potremmo ottenere vento contrario o favorevole dai mercati FX.