Martedì, nella sessione di scambi, i mercati del petrolio greggio WTI sono dapprima scesi per poi voltarsi e colmare il gap, raggiungedo quota 60 dollari prima di crollare. Questa svolta è molto negativa, e abbiamo anche una candela giornaliera che si avvicina al fondo dell’intervallo, ad indicare che con probabilità vedremo un certo seguimento di esecuzione. I mercati hanno perso il 4%, non poco, per cui continueremo a lottare per aggrapparci ai guadagni.
Sembra che ci sia una barriera di resistenza tra i 60 dollari e i 61 dollari, per questo penso che la rottura della coppia di piccole shooting star abbia senso. I sottostanti 56 dollari rappresentano l’obiettivo iniziale, ma vedo una spessa “zona di supporto” fino al livello dei 55 dollari. Ad un break sotto i 55 dollari, il mercato potrebbe crollare duramente.
Il petrolio greggio è molto sensibile alle idee di crescita globale, e queste al momento stanno danneggiando i mercati. I tagli ai tassi di interesse della Federal Reserve spingono l’idea di materie prime a prezzi più elevati, ma la realtà dei fatti è che in questo momento consideriamo in primis la crescita globale. Abbiamo tagliato la media mobile esponenziale a 200 giorni raffigurata sul grafico in blu, e poi la sottostante media mobile esponenziale a 50 giorni in rosso, a rappresentare un segnale straordinariamente negativo. Penso che a questo punto i rally a breve termine continueranno ad offrire opportunità per vendere questo mercato al primo segnale di esaurimento. Difficile essere un acquirente dopo che il mercato ha stampato questa candela, e vorrei far notare che anche un paio di settimane fa abbiamo stampato una significativa candela ribassista. Pertanto ci troviamo essenzialmente in un intervallo, ma con un maggiore atteggiamento ribassista.
Se ci voltiamo e superiamo i 61 dollari, il segnale rialzista sarebbe forte, ma non penso accadrà. Aspettatevi volatilità e concentratevi sui grafici a più breve termine visto che la discontinuità è quasi del tutto garantita.