Il dollaro statunitense è crollato giovedì contro lo yen giapponese in quella che è stata una massiccia volatilità ed ora il mercato sta cercando di capire la mossa successiva. Il dollaro americano è stato colpito a causa della riduzione dei tassi di interesse della Federal Reserve, ma abbiamo anche assistito alla fuga dal dollaro dopo che gli iraniani hanno aperto ai colloqui sul nucleare. La mossa nei mercati valutari, così come nei mercati azionari, era in modalità “risk on”, ma stranamente, non ha incluso questa coppia come al solito.
Stampando un break così forte al ribasso, la tendenza al ribasso proseguirà, e a questo punto, dipenderà tutto dalla propensione al rischio nei riguardi del dollaro USA. Il martello che si estende fino alla regione dei 106,75¥ è l’ultimo residuo di supporto, prima di cancellare la mossa generale, dato che siamo di nuovo al di sotto del livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8%. Il mercato potrebbe quindi scendere ai 105¥ col tempo, ma ovviamente è una chiamata a lungo termine.
Il mercato è molto instabile quindi prestiamo attenzione a tale volatilità, e vedendola candela stampata durante la sessione di negoziazione di giovedì, con probabilità il mercato potrebbe crollare. Dal grafico, siamo in una tendenza al ribasso, anche se a quanto pare abbiamo formato un leggero fondo. Ci sono molte questioni che il mercato dovrà affrontare, quindi se decidiamo di operare qui in questa coppia, manteniamo le dimensioni della posizione molto piccole. Uno dei maggiori problemi per il tentativo di shortare questo mercato, è che stiamo parlando di dollaro USA e yen giapponese: se osserviamo infatti altre coppie di valute come il NZD/JPY, vediamo una mossa di “risk off”. Potrebbe arrivare il momento in cui gli investitori iniziano a vendere rapidamente e improvvisamente lo yen giapponese, anche contro il dollaro USA, per questi motivi il mercato continuerà ad essere molto instabile. In ogni caso, sembra certamente più ribassista di quanto non lo fosse solo 24 ore fa.