L’Euro è caduto piuttosto duramente giovedì, solo per capovolgere la situazione e rimbalzare. Il rimbalzo, naturalmente, ha formato un martello durante la sessione di trading di giovedì, mentre ci dirigiamo verso l’uscita del numero di posti di lavoro. Non mi sfugge il fatto che il livello dell’euro si assesta appena sotto alla regione degli 1,11 a dimostrazione di quanto sia instabile e in assenza di direzione questa coppia, per cui si potrebbe anche pensare scenderà nel lungo termine.
Dati sul lavoro
Nelle negoziazioni di venerdì uscirà il numero di posti di lavoro dagli Stati Uniti: questa situazione potrebbe anche essere a causa di questo, un semplice ritorno al pareggio prima di quei dati cruciali. Come al solito, i mercati presteranno molta attenzione a questa cifra, soprattutto considerando che la Federal Reserve non è stata chiara sulla sua politica futura mercoledì. Gli operatori iniziano quindi a chiedersi se ci saranno eventuali tagli al tasso d’interesse in uscita dalla Federal Reserve, in tal caso la corsa iniziale verso il dollaro USA potrebbe essere stata solo una reazione esagerata.
In molti interpreteranno il numero di posti di lavoro come un indicatore per un eventuale taglio al tasso di interesse negli Stati Uniti da parte della banca centrale.
Tariffe doganali alla Cina
Parte del motivo per cui il dollaro USA potrebbe aver perso un po’ di forza è dovuto al fatto che il Presidente Trump ha suggerito maggiori tariffe doganali alla Cina dal primo di settembre, facendo impazzire i mercati. Gli operatori potrebbe leggere questa mossa come un potenziale motivo per cui la Federal Reserve allenti nuovamente la politica monetaria. Quella che si è riversata nel mercato è una sorta di reazione istintiva, per questo ritengo avverrà una leggera inversione di tendenza.
Analisi tecnica
La barriera di resistenza nella regione degli 1,11 si estende fino agli 1,1150, un’area che ha visto molta pressione di vendita. Qualsiasi candela esaustiva tra questi due livelli di prezzo potrebbe rappresentare un’opportunità di vendita a causa di tutta la negatività vista di recente. Se osserviamo il grafico, siamo ovviamente in una tendenza molto negativa, per cui logicamente portebbe ribaltarsi di nuovo. La rottura sotto la parte inferiore della candela formata giovedì sarebbe straordinariamente negativa. In tal caso, il mercato scenderà agli 1,10 EUR, un’area che attirerà molta attenzione a causa della sua natura psicologica di numero tondo.
Ripenserei l’intera situazione con una chiusura giornaliera sopra gli 1,12, ma in questo momento il calo è ovvio e penso che vi siano anche buone ragioni. La Banca centrale europea continuerà a lottare per mantenere una politica monetaria rigorosa, quindi la tendenza dovrebbe proseguire.