La sterlina inglese è scesa leggermente durante la sessione di negoziazione di venerdì, oltrepassando il livello degli 1,21, un’area che ha offerto un po’ di supporto nelle ultime due settimane. Il break ribassista e la chiusura verso la parte inferiore della candela suggeriscono in effetti un calo più basso. La sterlina britannica pare quindi intenzionata a testare il livello dei sottostanti 1,20; ad una rottura degli 1,20, e francamente non vedo perché il mercato non debba farlo, dovremmo continuare a scendere molto più in basso, forse aprendo la porta ad un’altra perdita di 500 pip.
A breve termine, sospetto che qualsiasi rally a breve termine offrirà un’opportunità di vendita e non appena assisteremo ad un certo tipo di esaurimento, saltiamoci su. In questo momento, il dollaro USA è favorito su molte altre valute, e la sterlina britannica ovviamente ha davanti a sé lo spettro della Brexit. In altre parole, l’incertezza sulla Brexit è troppa per pensare di vedere tanto presto la sterlina britannica rafforzarsi.
Sta per finire il tempo per richiedere un’eventuale estensione per la Brexit, per cui non penso assisteremo ad un’improvvisa inversione nell’atteggiamento della sterlina britannica, anzi, il mercato continuerà a vedere molta negatività, poiché l’idea di una “Brexit senza accordo” sta diventando una probabilità sempre maggiore. I partecipanti al mercato continueranno a privilegiare il biglietto verde rispetto alla sterlina britannica e una volta scesi sotto al livello degli 1,0, sento che tornerà su questo mercato una grande quantità di denaro.
Per quanto riguarda il lato rialzista, anche se dovessimo postare il break, v’è abbastanza resistenza al livello degli 1,2350 che si estende al livello degli 1,25 per cui i venditori agiranno ai primi segnali di problemi. Dopotutto, il dollaro USA è considerata una valuta di sicurezza, quindi è logico che in questo momento molto difficile la sterlina britannica soffra abbastanza drasticamente contro il biglietto verde. Alla fine assisteremo ad un importante “flusso ribassista” che rappresenterà l’inizio della fine: a quel punto, farà carriera chi andrà long sulla sterlina britannica. In ogni caso al momento siamo ben lontani da questa ipotesi.