La sterlina britannica ha oscillato avanti e indietro durante la sessione di negoziazione di mercoledì, con il mercato che continua a rimbalzare attorno al cambio degli 1,2150. Ogni qualvolta che si rafforza, la coppia GBP/USD assiste a pressione di vendita, anche se negli ultimi due giorni non ha rotto al ribasso, sta quindi perlomeno tentando di stabilizzarsi. Il livello degli 1,20 GBP dovrebbe fungere da importante supporto psicologico; ad un calo sotto quel livello, nella coppia si aprirebbe la “botola” a livelli di prezzo molto più bassi.
Lo scenario più probabile è ottenere qualche tipo di rally in base agli impulsi in uscita, quindi gli operatori torneranno per punire la sterlina britannica. Come si può vedere sul grafico, vi è segnato lo stesso rettangolo color lavanda in uso da diversi giorni, a partire dal livello degli 1,2350. Al rialzo da questo livello, il cambio degli 1,25 rappresenta l’estremità superiore di quest’area di consolidamento complessiva che però dovrebbe essere difficile da oltrepassare a quei livelli, per questo motivo ritengo che in caso di rally da quest’area, vi saranno molti venditori in quella regione. Inoltre, anche la media mobile esponenziale a 50 giorni sta iniziando ad oltrepassare quel livello, per cui a mio avviso vi saranno molte ragioni per vendere questo mercato.
In ultima analisi, penso il mercato abbia bisogno di un piccolo rally per svendere, ma sono anche consapevole del fatto che una mossa al di sotto del livello degli 1,20 sarebbe molto negativa e inonderebbe il mercato di nuovi soldi. Nel complesso, il mercato continua a cadere a causa della Brexit e dell’incertezza che circonda questo scenario futuro. Non penso che la situazione sulla Brexit cambierà presto poiché siamo circondati dall’instabilità, per cui semplicemente svaniamo i rally. Sono passati tre anni e gli inglesi non sembrano capaci di riprendersi quando in realtà possono semplicemente andarsene dall’UE. Finché gli inglesi continuano a combattere se stessi, la sterlina britannica sarà una delle maggiori vittime. Alla fine entreremo in uno scenario di “acquisto e attesa” a più lungo termine, quello che però non si vede ancora.