Mercoledì, l’euro si è rafforzato durante la sessione di negoziazione postando un break sopra al livello degli 1,10. La mossa eseguita dall’euro è stata piuttosto impressionante ma sul lato superiore è presente una significativa resistenza. Penso che quello a cui stiamo per assistere sarà un passaggio al livello degli 1,1050, con una certa quantità di “tetto” alla soglia degli 1,11. Con il numero di posti di lavoro in uscita venerdì, è difficile immaginare che l’Euro rimbalzi all’improvviso, soprattutto in considerazione di tutta la negatività che ora circonda l’Unione europea.
La Germania che entra in una recessione è come dire essenzialmente che l’Europa sta entrando in una recessione, per questo è difficile immaginare uno scenario in cui la Banca centrale europea entri in azione per proteggere il valore della valuta. Certo, la Federal Reserve farà il possibile per ridurre il valore del dollaro americano, ma si troverà in difficoltà perché vediamo un rallentamento a livello globale.
Per questo motivo, la mossa degli ultimi due giorni rappresenta con maggiore probabilità una buona opportunità per vendere di nuovo il mercato. Credo che da qualche parte in prossimità degli 1,1050 vedremo molta resistenza e una volta scesi sotto al livello degli 1,10 le vendite accellereranno. C’è anche il numero di posti di lavoro in uscita dagli Stati Uniti che potrebbe muovere il dollaro statunitense che a sua volta, per estensione, sposterà l’euro. Difficile comunque immaginare l’euro come un pilastro della stabilità a causa di tutta l’incertezza riguardante la Brexit in uscita da Londra e Bruxelles. Ritengo si tratti di un “rimbalzo del gatto morto” e niente più. Prevedo pienamente molta resistenza al livello degli 1,11 EUR e, naturalmente, alla media mobile esponenziale a 50 giorni disegnata in rosso. Cerco i primi segnali di esaurimento per ricominciare a vendere, poiché l’euro è sicuramente all’interno di una tendenza negativa. C’è molta instabilità ai livelli inferiori, ma vederemo presto una risoluzione.