Venerdì in sessione di negoziazione, l’euro è dapprima salito raggiungendo il livello degli 1,11 EUR, e forse altrettanto importante, la media mobile esponenziale a 50 giorni. Scontrandosi nella resistenza e ribaltandosi un’altra volta, la coppia ha formato infine un’enorme stella cadente. La shooting star è in sostanza un segnale molto negativo, per cui con maggiore probabilità la coppia proseguirà il calo da questi livelli di prezzo. La rottura sotto la candela della sessione del venerdì rappresenta tecnicamente un segnale di vendita che dovrebbe mandare il mercato al livello degli 1,10 EUR. Raggiunti quei bassi livelli di prezzo, probabilmente andremo di nuovo a guardare verso i minimi.
L’euro ha ottenuto un forte rimbalzo a causa della notevole quantità di stimoli offerti dalla Banca centrale europea, e ora continueremo ad assistere a una dose elevata di volatilità, quindi prestate cautela a causa dell’eccessiva estensione del mercato in quanto a dimensioni della vostra posizione. Guardando questo grafico, potete infatti osservare che la coppia sta zigzagando sul percorso ribassista e in futuro dovrebbe continuare a procedere in tal modo.
Lo scenario alternativo sarebbe rappresentato da un rialzo sopra la media mobile esponenziale a 50 giorni, che di per sé non rappresenta solo un forte segnale tecnico, ma implica anche la rottura dell’estremità superiore della stella cadente, a significare che una grande quantità di venditori rimarrebbero intrappolati nella mossa. Per questo ritengo un’improbabilità che il mercato si sposti quindi verso il livello degli 1,12; la coppia EUR/USD sarà molto incerta in futuro, per questo in definitiva proseguirà il calo. La coppia si assesta sotto al livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8% e a lungo termine, potrebbe anche scendere al livello di ritracciamento di Fibonacci del 100%. In tal caso, ci vorranno mesi se non qualche anno per arrivarci, per questo ovviamente si parla di un investimento nel dollaro statunitense. Tuttavia, un cambio di atteggiamento della Federal Reserve potrebbe essere l’unico fattore a favore di un rialzo di questo mercato, anche se ormai appare molto improbabile. Non significa necessariamente che la banca non riuscirà a cambiare l’inclinazione sulla sua politica, ma di sicuro non avrà l’audacia di andare contro Wall Street per quanto riguarda i tassi di interesse.
