Come al solito, l’euro prosegue nell’instabilità e senza alcun tipo di direzione, fattori questi che andranno ad influenzare negativamente la valuta comune in settimana, perché ci sarà l’incontro della Banca centrale europea che certamente allenterà la politica monetaria. La domanda che ci si pone a questo punto è il volume di questo ipotetico allentamento ed esattamente quale meccanismo utilizzerà la banca centrale per attuarlo. Per questo motivo l’euro sarà una valuta difficile da trattare a breve termine, e ovviamente i rally verranno venduti.
La soglia degli 1,11 sul lato superiore rappresenta un’enorme resistenza e sarà sostenuta dalla media mobile esponenziale a 50 giorni che si sta dirigendo verso di essa. Non ci si può fidare dei rally perché negli ultimi tempi l’euro è stato molto ribassista, non per questo non otterremo occasionalmente un rimbalzo, ma la realtà è che queste sono opportunità per raccogliere il dollaro statunitense “a buon mercato”. Un esempio chiaro sono i mercati obbligazionari negli Stati Uniti che offrono un rendimento positivo , qualcosa che l’Unione europea sembra non riuscire a fare.
Tutto considerato, mi aspetto una mossa al ribasso a breve termine verso i minimi e forse anche a livelli più bassi. Sulla base dei grafici a più lungo termine, abbiamo superato il livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8% che potrebbe aprire la porta ai sottostanti 1,05 nel più lungo termine. Tuttavia, potrebbero volerci mesi se non un paio d’anni per arrivare a quel livello di prezzo, perché in generale il mercato non tende a muoversi molto rapidamente. In questo contesto, meglio continuare a svanire i rally in futuro, anche se in qualche modo dovessimo superare la soglia degli 1,11 eur. I venditori subentreranno di nuovo nel mercato, e se la Banca centrale europea dovesse prendere una posizione molto aggressiva, potremmo assistere ad un crollo significativo del mercato.
Tutti i rimbalzi offriranno l’opportunità di svanire, a fronte di ciò non vedo opportunità di acquisto a meno che, naturalmente, la BCE non decida di aumentare i tassi, una mossa che metto allo 0% delle probabilità. L’inflazione nell’Unione europea sta andando molto al di sotto dell’obiettivo della BCE e le economie sono molto deboli, compresa la Germania. In altre parole, la BCE deve fare qualcosa di molto drastico e le sue azioni dovrebbero pesare su questo mercato.