La differenza tra successo e fallimento nel trading Forex non dipende dagli esatti metodi di trading che possono essere utilizzati per determinare le entrate e le uscite dalle operazioni di trading, ma probabilmente da quali coppie valutarie si sceglie di scambiare ogni settimana. Ogni settimana analizzerò i fondamentali, il sentimento di mercato e le posizioni tecniche al fine di determinare quali coppie di valute sono più propense a produrre le opportunità di trading più semplici e redditizie per la settimana successiva. In alcuni casi si tratterà di negoziare seguendo la tendenza, in altri di fare trading sui livelli di supporto e resistenza nei mercati che presentano un intervallo di trading più ampio.
Quadro Generale, 22 settembre 2019
La scorsa settimana nel mio articolo precedente, scrivevo che la miglior operazione di trading sarebbe stata andare short sulla coppia EUR/USD dopo una chiusura giornaliera inferiore agli 1,1000. Martedì il prezzo ha chiuso appena una frazione sotto agli 1,1000, ma poi è risalito a fine settimana dello 0,17%, rappresentando una perdita.
Il mercato Forex la scorsa settimana ha visto il più forte aumento del valore relativo dello yen giapponese e il calo più forte del valore relativo del dollaro australiano.
La scorsa settimana il mercato è stato dominato dalla debolezza del dollaro australiano e del dollaro neozelandese e dalla forza dello yen, ma abbiamo anche visto il ritorno del dollaro statunitense, che ha portato alla ripresa di un paio di tendenze a lungo termine nel mercato Forex.
Vi è una forte debolezza nel dollaro neozelandese e nell'euro, ma quest'ultima valuta è soggetta a profondi pullback.
Analisi fondamentale e sentimento del mercato
Gli analisti fondamentali ritengono che nei prossimi mesi la Federal Reserve taglierà i tassi di un ulteriore quarto di punto, anche se molti economisti ritengono che il taglio della scorsa settimana dovrebbe essere sufficiente per il medio termine. Goldman Sachs prevede un altro taglio di un quarto di punto il prossimo mese di ottobre.
L'economia statunitense sta crescendo ancora ad un ritmo abbastanza forte, ma crescono i timori per l'arrivo di una recessione.
La sterlina britannica è stata sostenuta dalle crescenti aspettative secondo cui il parlamento britannico riuscirà a fermare la Brexit contro i desideri del governo. Anche il Parlamento si è rifiutato ad autorizzare le elezioni, costringendo il Primo Ministro ad una posizione impossibile. Difficile prevedere come il Primo Ministro potrà sfuggire alla decisione del Parlamento, a meno che per un cavillo legale, il parlamento non abbia il potere di fargli richiedere forzatamente un posticipo sulla Brexit. Inoltre, la corte suprema sembra pronta a dichiarare illegale la recente sospensione del Parlamento, il che significa che il Parlamento potrà essere richiamato prima del 14 ottobre.
I mercati azionari hanno continuato a progredire debolmente, in particolare il mercato statunitense. L'indice di riferimento S&P 500 si situa in prossimità del suo maggior picco di prezzo a livello storico raggiunto di recente. L'ambiente di mercato è di "risk on", ma rimane piuttosto fragile.
Analisi Tecnica
Indice del dollaro USA
Il grafico dei prezzi settimanali qui sotto mostra che la scorsa settimana l'indice dell'USD è aumentato, stampando una candela rialzista relativamente piccola. Il livello di supporto agli 12355 sembra aver retto. Il prezzo è ancora in rialzo sui quadri temporali a 3 mesi e 6 mesi, indicando una tendenza e segnali rialzisti. Nel complesso, le probabilità sono leggermente a favore di un continuo avanzamento del dollaro statunitense.
NZD/USD
La settimana scorsa la coppia ha stampato una grande candela fortemente ribassista che si è chiusa ai minimi, appena sopra il supporto chiave e il livello psicologico ai 0,6250. Questo è stato il prezzo di chiusura settimanale più basso in questa coppia visto da decenni. Sono tutti segnali molto ribassisti, a suggerire che vedremo prezzi ancor più bassi nelle prossime settimane. Tuttavia, il supporto ai 0,6250 potrebbe essere forte e durare per tutta la settimana, quindi per prima cosa, voglio vedere una chiusura giornaliera inferiore ai 0,6250 con un maggior slancio al ribasso.
EUR/USD
Le due settimane precedenti hanno visto una piccola ripresa in questa coppia, ma la settimana scorsa ha stampato una piccola candela engulfing ribassista. Il prezzo è chiaramente in una tendenza ribassista a lungo termine, debole ma persistente. Non è chiaro se il prezzo scenderà ulteriormente, ma una mossa al ribasso che si traduce in una chiusura giornaliera inferiore agli 1,0989 provocherebbe un cambiamento di probabilità per un movimento al ribasso più forte rispetto ad uno al rialzo nel breve termine.
Conclusioni
Questa settimana prevedo che la migliore operazione di trading sarà andare short su NZD/USD a seguito di una chiusura giornaliera inferiore ai 0,6250, e short su EUR/USD dopo una chiusura giornaliera inferiore a 1,0989.