Martedì i mercati del gas naturale si sono dapprima rafforzati durante la sessione di negoziazione, ma hanno trovato abbastanza resistenza superiore da invertirsi in prossimità dei 2,60 dollari. Ritirandosi così, i mercati del gas naturale non appaiono pronti a decollare al rialzo, ma comunque sembrano creare una certa pressione. Di particolare nota sarà il livello sottostante dei 2,50 dollari, cioé una figura grande, tonda, psicologicamente significativa che in passato ha funto sia da supporto che da resistenza. Sotto, la media mobile esponenziale a 50 giorni è seduta al livello dei 2,40 dollari e dovrebbe chiaramente attirare una certa attenzione.
La candela formata nella sessione di martedì sembra molto povera, ma la realtà è che i mercati del gas naturale potrebbero trovare difficoltà a salire al rialzo nel breve termine, ma a lungo termine ci stiamo rivolgendo allo scoppio invernale che ciclicamente arriva ogni anno. Di recente abbiamo superato la media mobile esponenziale a 200 giorni, per cui faremo un altro tentativo. Superare i massimi della sessione di martedì sarebbe una svolta molto rialzista che vedrebbe i venditori della sessione del mercoledì correre per trovare copertura. La spinta al rialzo potrebbe rivelarsi enorme, raggiungendo di nuovo i massimi e oltre.
Tuttavia, una rottura sotto al livello dei 2,50 dollari ci farebbe avvistare i 2,40 dollari, o almeno la media mobile esponenziale a 50 giorni, che offre un po' di supporto. Di recente abbiamo assistito ad un'enorme mossa al rialzo, per cui è logico vedere una certa dose di volatilità ma, soprattutto, mobilità verso l'alto mentre negoziamo il contratto del mese di novembre. Poiché la domanda di riscaldamento in Europa e Stati Uniti inizia a salire, il mercato del gas naturale dovrebbe continuare ad aumentare come fa ogni anno. Sulla base della recente corsa rialzista, la misurazione della mossa porta il mercato al livello dei 3,00 dollari a breve termine, e in definitiva fino ai 3,50 dollari, ma questi livelli di prezzo non si vedranno fino alla fine di dicembre o addirittura all'inizio di gennaio, quando il mercato si ribalterà per ricominciare a vendere in vista della primavera.