Il mercato del petrolio greggio WTI ha dapprima tentato il rally venerdì, ma poi ha registrato un break sotto la media mobile esponenziale a 50 giorni. Avevamo un gap da colmare e ritengo che l’eccesso di offerta continuerà a rappresentare ancora un grosso problema, anche a causa dell’annuncio che i russi probabilmente non ridurranno la produzione tanto quanto voleva l’OPEC. Ora che il divario è stato colmato, penso che alla fine lo oltrepasseremo, data la grave mancanza di domanda di energia e di greggio in particolare, per questo scenderemo di nuovo verso i minimi.
C’è anche la possibilità che il mercato si rafforzi da questi livelli e, in caso affermativo, cercherà di raggiungere la superiore linea di tendenza al ribasso. Quella linea di tendenza al ribasso dovrebbe continuare a causare una bella quantità di resistenza, per cui anche se ci rafforziamo, troveremo qualche tipo di opportunità di vendita. Non penso che il mercato del petrolio abbia già toccato il fondo, per questo potremmo di nuovo vedere un calo verso quei minimi più prossimi al livello dei 51 dollari.
Con un calo sotto i 50 dollari, allora potremmo arrivare alla soglia dei 45 dollari, un segnale molto negativo che probabilmente coinciderebbe con l’atteggiamento di “risk off” nei mercati, non una grande sorpresa con i problemi commerciali tra Stati Uniti e Cina, e ovviamente il rallentamento del commercio globale. In realtà, sospetto che stiamo solo cercando il Tweet sbagliato per rovesciare le cose. Stiamo comunque iniziando a mostrare segni di stabilità, quindi continuerà ad essere un mercato per gli operatori a breve termine, poiché lo slancio al ribasso continua ma vistane la certezza, siamo preparati al crollo. Lo scenario alternativo, ovviamente, è quello di superare la linea di tendenza spingendo questo mercato verso il livello dei 58 dollari, probabilmente anche ai successivi 60 dollari. L’eliminazione di quella linea di tendenza al ribasso rappresenterebbe un segnale molto rialzista e se coincidesse con un qualche tipo di accordo commerciale tra americani e cinesi, potrebbe essere l’inizio di un’inversione di tendenza.