Il mercato del petrolio greggio WTI è sceso durante le contrattazioni di martedì, postando un calo sotto al livello dei 57,50 dollari, un livello di supporto minore che ha continuato ad attirare acquirenti negli ultimi giorni. Ora che lo abbiamo rotto al ribasso però, con probabilità il mercato proseguirà il calo. Il movimento è logico considerando che il divario formato è stato una conseguenza degli attacchi dei droni, che ora si sa essere stati dannosi, ma non letali per la produzione di petrolio globale. L'Arabia Saudita quindi tornerà alla piena produzione entro fine mese, e nei mercati del petrolio che tornano ai livelli precedenti l'improvviso attacco, permarrà comunque una dose di negatività.
Una questione completamente diversa è un break al ribasso che oltrepassa il divario, ma normalmente questo non si verifica, almeno non subito. Il livello dei 55 dollari si trova approssimativamente nel punto in cui è iniziato il gap, quindi attirerà molta attenzione. A breve termine, sarebbe logico un break al ribasso per colmare questo divario, perché nel petrolio greggio solo due divari non sono stati colmati negli ultimi 30 anni, per questo ritengo lo farà presto.
Tuttavia, se ci muovessimo nella direzione opposta, andremmo prima a guardare verso il livello dei 59 dollari, cioè la resistenza più recente, poi ai 60 dollari e infine al livello dei 62,50 dollari. Vale la pena notare, tuttavia, che il mercato sta chiudendo sotto la media mobile esponenziale a 200 giorni per la prima volta dalla formazione del gap superiore, a dimostrazione che una certa quantità di esaurimento ha quasi sicuramente preso il sopravvento sul mercato, perché la mossa è stata eccessiva e ora si deve riequilibrare. Vi sono timori nei riguardi della domanda globale, e ovviamente la guerra commerciale non fa assolutamente nulla per aiutare questo scenario. In aggiunta, anche il rafforzamento del dollaro satunitense a lungo termine ha pesato sul mercato. In poche parole, al momento c'è una quantità di petrolio greggio più che sufficiente a soddisfare la domanda globale e gli Stati Uniti continuano ad aumentare le loro scorte a livello annuale. In futuro il petrolio greggio troverà difficoltà, ma innanzitutto, deve almeno colmare il divario.