Per gran parte del giovedì, l'Euro ha provato a rafforzarsi ma verso la fine della sessione ha rinunciato ai guadagni. I dati ISM non manifatturieri sono usciti inferiori al previsto, per cui il denaro è defluito dagli Stati Uniti, almeno nei movimenti a breve termine. Il mercato è però crollato, avvicinandosi al significativo livello degli 1,10, un’area che funge da evidente supporto e resistenza sui grafici a più lungo termine. Il fallimento del rally a quel numero grande, tondo e psicologicamente significativo suggerisce ancora la presenza di molta pressione ribassista sull’euro.
Se si esaminano gli ultimi 18 mesi, ogni qualvolta che il mercato ha cercato di rafforzarsi, i venditori sono entrati per punirlo. Il mercato è stato nel complesso instabile e negativo e il grafico non offre alcun segnale di cambiamento. Il livello degli 1,10 ovviamente è psicologicamente resistente, ma una pressione significativa la potrebbe causare anche la media mobile esponenziale a 50 giorni che corre verso il ribasso sopra quel livello. Se si macina ulteriormente al ribasso sarà per il fatto che le obbligazioni europee tendono ad offrire rendimenti negativi, mentre i mercati del Tesoro statunitensi offrono quelli positivi, cioé il denaro fluirà negli Stati Uniti solo in base a questo.
Tra la Germania che si avvia verso la recessione e l'Italia già in questa condizione, e le news sulla Brexit che naturalmente hanno un effetto diretto sulla complessiva Unione Europea, la situazione economica della zona euro è disperata. Stando così le cose, sto puntando al divario sottostante che non è ancora stato colmato, più in prossimità del livello degli 1,0750, e che come fanno di solito i mercati, verrà riempito, per cui un calo a quel livello è dovuto. Non accadrà domani, ma vi ci avvicineremo nel lungo periodo. Per quanto riguarda l’acquisto, non sono rialzista finché non superiamo la media mobile esponenziale a 200 giorni al livello degli 1,1225, perché dimostrerebbe un segnale di scambio a lungo termine. La coppia EUR/USD è molto instabile, quindi non mi aspetto di assistere ad una mossa importante al rialzo o al ribasso, ma tenete presente che i numeri del Dipartimento del Lavoro statunitense usciranno alle 8:30, ora di New York. Proprio allora questa coppia sarà molto irregolare.