L’Euro ha avuto una sessione molto forte giovedì, superando infine il livello degli 1,10. Esaminando le cinque candele precedenti, ci sono lunghi stoppini al rialzo che sono stati appena sfondati. Tuttavia, il mercato potrebbe chiudere sotto la linea di tendenza e sicuramente chiuderà sotto la media mobile esponenziale a 50 giorni, a suggerire che nonostante la mossa molto rialzista, ai livelli superiori è ancora presente molta resistenza.
Se la coppia EUR/USD scende sotto al livello degli 1,10, molti acquirenti si allontaneranno dal mercato perché in controtendenza; la proposta è troppo rischiosa per cui vorranno evitare qualsiasi situazione nella quale potrebbero perdere denaro. Inoltre, i fondamentali non favoriscono ancora un euro più forte ed è possibile che molto del movimento visto ieri sia dovuto al rally della sterlina britannica: il mercato starebbe esaminando la possibilità di una risoluzione alla Brexit, che teoricamente dovrebbe essere positiva per l’Unione europea.
L’Unione europea sta però entrando in recessione e anche se si raggiungesse un accordo sulla Brexit con il Regno Unito, la situazione economica del blocco non cambierebbe. In definitiva, il mercato continuerà a considerare la forte economia degli Stati Uniti come un luogo per accumulare denaro. I mercati del tesoro continuano a mostrare segni di forza a lungo termine, per cui logicamente il denaro continuerà a defluire dai rendimenti negativi dell’Unione europea per trovare rendimenti positivi in America.
Il mercato permane ancora in una rilevante tendenza al ribasso, ma se dovessimo superare l’estremità superiore della candela del giovedì, il segnale sarebbe straordinariamente rialzista e i trader a lungo termine potrebbero cercare di acquistare l’euro a questi bassi livelli di prezzo. In ultima analisi, anche se la giornata è stata impressionante, non ha cambiato l’atteggiamento della tendenza a lungo termine, che ha ancora un gap da colmare da mesi fa al livello degli 1,0750.