L'euro è dapprima sceso durante la sessione di negoziazione di mercoledì, ma ha trovato di nuovo il supporto del livello degli 1,1075, registrando un rally abbastanza significativo e raggiungendo gli 1,1150. A questo punto il mercato probabilmente tenterà di raggiungere l'importante media mobile esponenziale a 200 giorni, raffigurata in nero sul grafico. Il mercato potrebbe incontrare molta resistenza in quell'area, di conseguenza ci vorrà una quantità significativa di slancio per rompere al rialzo.
I segni di esaurimento potrebbero rappresentare una buona opportunità di vendita, in quanto quest'area di recente ha causato una certa pressione di vendita. L'area di prezzo appena citata rappresenta anche il livello di ritracciamento di Fibonacci del 50% e va notato che il mercato ha visto progressivamente "massimi" più bassi sul grafico durante le ultime due sessioni di trading. Se dovessimo crollare da questi livelli di prezzo, il mercato potrebbe andare verso i sottostanti 1,1075 che abbiamo visto offrire un rimbalzo in precedenza. Tutti i cali sotto quel livello spalancheranno le porte alla sottostante media mobile esponenziale a 50 giorni, e quindi forse successivamente al livello degli 1,10, quindi il mercato si orienterà verso i minimi più prossimi al livello degli 1,09.
Il dollaro statunitense è stato colpito piuttosto duramente mercoledì, ma la realtà è che da quasi 3 anni ormai siamo in una tendenza al ribasso, per cui alla fine continueremo a vedere una maggiore pressione di vendita. Esaminando i fondamentali, l'Unione europea si trova sull'orlo di una recessione più ampia, mentre gli Stati Uniti perlomeno proseguono la crescita, seppur debolmente; in effetti gli Stati Uniti rappresentano l'unica economia principale in cui si vedono segni di crescita ripsetto alle altre economie principali, ed il dollaro americano viene in generale aiutato da questi dati. Vero che il taglio dei tassi di interesse apportato nella giornata del mercoledì lavora contro la forza del dollaro americano, ma i tassi di interesse suggeriscono un ulteriore calo in arrivo prossimamente. La Federal Reserve ha tagliato i tassi di 25 punti base, ma ha anche suggerito di voler mettere in pausa il suo ciclo di allentamento quantitativo, favorendo così il biglietto verde in futuro. Molto spesso, la reazione iniziale è inversa, ed è proprio la situazione che potremmo esser pronti a vedere ora, per cui in tal caso venderò i segnali di stanchezza. Se però eliminiamo la media mobile esponenziale a 200 giorni verso l'esterno e attraversiamo il livello di ritracciamento di Fibonacci del 61,8%, allora potremmo assistere all'inizio di un cambiamento di tendenza per una mossa a più lungo termine.