Nella sessione di negoziazione di mercoledì, la sterlina britannica è inizialmente scesa ma si è voltata per raggiungere il livello degli 1,29. Il mercato a questo punto potrebbe continuare ad oscillare avanti e indietro, ma nel complesso la coppia GBP/USD è tenuta in ostaggio dai titoli in uscita e dalle assurdità provenienti dalla Brexit. Si è ora allontanata l’idea di una “Brexit no deal” a breve termine, per cui gli operatori stanno iniziando a coprire le loro posizioni short quando si tratta di questa coppia. È ancora discutibile un’esplosione al rialzo della sterlina britannica, ma di sicuro la valuta non è pronta a crollare.
Detto questo, è difficile entrare nel mercato e iniziare a comprare a questo livello dal momento in cui la coppia si è rafforzata così tanto. Dopo questo significativo rally, la sterlina britannica deve almeno macinare un po’ per assorbire e digerire un gran quantità di guadagni. Riconosco anche che il livello superiore degli 1,30 rappresenta resistenza, ma se lascia il posto agli acquirenti, il mercato proverà ad andare verso la soglia degli 1,33. A più lungo termine, pare che la sterlina britannica abbia toccato il fondo, ma preferirei vedere un tipo di valore da poter acquistare in questo mercato. Un pullback a breve termine sarebbe di aiuto, e m’interesserebbe acquistare questa coppia in prossimità della media mobile esponenziale a 200 giorni scesa al livello degli 1,26329. Sfortunatamente, non so se otterrò questa opportunità, ma in tal caso, non esiterò a raccogliere la sterlina britannica “a buon mercato”.
Se otteniamo invece una chiusura giornaliera sopra al livello degli 1,30, potremmo vedere una nuova tappa a livelli di prezzo più alti basata sul flusso di denaro verso il mercato. Sarei un po’ titubante nel vendere la sterlina britannica, a meno che, ovviamente, non esca una news molto negativa sulla Brexit. Sembra quasi certo che verrà ritardato il processo e questo aiuta, perché non solo rallenta le cose, ma un accordo finalizzato darà anche più trazione. Il mercato potrebbe aver semplicemente fissato il prezzo sull’idea che non ci sarà una “Brexit no deal” il 31 ottobre.