La sterlina britannica ha affrontato un weekend difficile. Il parlamento inglese doveva votare l’accordo sulla Brexit che Boris Johnson ha stretto con gli europei, ma il voto è stato posticipato. Troviamo quindi un enorme divario lunedì, che ovviamente sarà difficile da scambiare. Tuttavia, osservando i grafici, è ovvio che il livello degli 1,30 sarà cruciale: non solo è importante sui grafici giornalieri, ma anche sui grafici settimanali e mensili, per questo motivo lo ritengo un livello di prezzo a cui prenderemo qualche decisione direzionale importante.
Se il parlamento votasse a favore dell’accordo, la sterlina salirà nel lungo termine ma potremmo anche assistere ad una reazione di “vendita delle notizie”. Anticiperei che alla media mobile esponenziale a 200 giorni dovrebbero esserci acquirenti.
L’altro potenziale scenario è vedere un enorme divario al rialzo, anche se potrebbe essere un po’ difficile da eseguire, considerando che la coppia GBP/USD si trova a circa 700 pips più alta rispetto ai livelli del movimento iniziale. Potrebbe esserci un piccolo divario, ma non credo esploderemo al rialzo perché la maggior parte dei trader che volevano essere long sulla sterlina britannica probabilmente lo sono già. In tal caso, non entrerò nel mercato fino a quando non supereremo il livello degli 1,32, data l’instabilità tra i livelli attuali e quel livello di prezzo, in altre parole, penso che l’operazione più semplice sarà shortare la sterlina sui segni di fallimento del parlamento britannico. Se decolliamo al rialzo, portiamo pazienza e aspettiamo quel pullback che arriverà sicuramente. Se davvero si tratta di un cambiamento di tendenza, probabilmente durerà come al solito per circa tre anni, dandoci un sacco di tempo per entrare nel mercato e aggrapparci alla sterlina britannica.