L’euro si è svenduto di nuovo venerdì durante la sessione di negoziazione, mentre il dollaro statunitense continua a rafforzarsi contro la valuta comune sulla base di una moltitudine di ragioni. La prima di queste ragioni è motivata dal taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve, mentre la seconda la riscontriamo nella Banca centrale europea che probabilmente continuerà ad allentare la politica monetaria.
Anche se l’abbiamo già oltrepassato un paio di volte, il prossimo obiettivo dovrebbe essere il sottostante livello degli 1,10 che potrebbe causare un rimbalzo a breve termine, quindi non ci vorrà molto per spingere la coppia EUR/USD al ribasso. Di recente il mercato è rimbalzato verso la media mobile esponenziale a 200 giorni, per poi rimbalzarvi formando un modello a M.
Il mercato dovrebbe continuare a trovare motivazioni per shortare da questi livelli di prezzo non solo a causa delle azioni intraprese dalle banche centrali, ma anche per il fatto che i dati economici europei continuano ad essere piuttosto deboli. In ultima analisi, l’economia statunitense procede a tutto vapore, di conseguenza logicamente il dollaro statunitense continuerà ad attirare molta attenzione, per non citare l’isterica guerra commerciale USA / Cina, per cui abbiamo visto anche molti tira e molla delle obbligazioni. In definitiva, questo mercato dovrebbe continuare a vedere negatività, quindi i rally dovrebbero rappresentare opportunità di vendita. Fin quando non supereremo il livello degli 1,12, non prenderò in considerazione alcuna possibilità di vendere questo mercato, e anche allora, avrò bisogno di vedere una chiusura settimanale sopra quel livello di prezzo prima di farlo.
Gli ultimi due giorni si sono rivelati piuttosto brutali per l’Euro, ma rappresentano anche la continuazione dell’azione vista negli ultimi tre anni ogni volta che la coppia EUR/USD si è rafforzata. Non sarà una mossa facile da eseguire, ma ovviamente si rivelerà molto mossa ed irregolare, per questo motivo, a meno che non siate trader a breve termine, meglio non negoziare l’euro, data la difficoltà di comprendere a pieno la mossa a lungo termine. Quella di svanire i rally rappresenta solo un’estensione di ciò che gli operatori fanno da secoli, e sebbene a un certo punto sembrasse piuttosto rialzista, la tendenza a lungo termine si è riaffermata, per questo non si può combattere contro questo trend ribassista del lungo periodo. Al ribasso, penso che il prossimo obiettivo sarà più prossimo al livello degli 1,09.