L’euro ha dato il via alla settimana rafforzandosi leggermente nella sessione di negoziazione di lunedì, raggiungendo il livello degli 1,11. V’è l’eventualità che il mercato continui a vedere venditori in quella zona in quanto rappresenta il fondo del “modello a M” da cui il mercato aveva rotto al ribasso. Il mercato continuerà quindi a concentrarsi di nuovo sulle grandi cifre tonde, come logicamente il livello degli 1,11, perché il mercato sembra ormai essere guidato molto tecnicamente; se si prende tuttavia in esame il grafico a lungo termine, la coppia EUR/USD prosegue in una tendenza al ribasso di cui non vedo cambiamenti.
Vero è, che le ultime tre candele erano rialziste, ma la resistenza sul lato superiore è stata talmente tanta che il rally non riuscirà a durare per un periodo di tempo significativo. La media mobile esponenziale a 200 giorni si situa appena sopra il recente “modello a M”, formando un certo doppio top. La media mobile esponenziale a 200 giorni inizia a scendere di nuovo, per cui presto i venditori ricominceranno a vendere il mercato; non avverrà subito, ma riconosco che qui in questa coppia sarà molto più facile vendere i rally che mostrano segnali di stanchezza.
Per quanto riguarda gli acquisti, meglio aspettare almeno una chiusura sopra la media mobile esponenziale a 200 giorni e, anche qualche tipo di chiusura settimanale a quei livelli di prezzo per considerare seriamente l’acquisto dell’euro. Siamo all’interno di un canale discendente, e questo non è cambiato nonostante le ultime tre sessioni di trading. Al ribasso, anticiperei che il livello degli 1,10 continuerà a essere preso di mira, e alla fine vi scenderemo sotto per puntare successivamente al livello degli 1,09. Se si esamina il grafico EUR/USD a lungo termine, il livello degli 1,0750 presenta un divario che verrà probabilmente preso di mira a lungo termine ma a causa del modo in cui si muove questa coppia ci vorrà molto tempo per arrivarci. Continuo a svanire i rally che mostrano segni di esaurimento e, naturalmente, a vendere nuovi e freschi minimi perché la negatività dovrebbe continuare, anche a causa del rafforzamento del dollaro statunitense a causa del fatto che la Federal Reserve si è messa al momento in disparte, mentre probabilmente la Banca Centrale Europea continuerà ad allentare la sua politica.