L’Euro ha tentato il rally durante la sessione di negoziazione di giovedì, ma ha restituito un bel po’ di guadagni in prossimità degli 1,11. Quest’area continua ad essere una spina nel fianco per gli acquirenti dell’euro, è il fatto che la coppia EUR/USD si sia ribaltata più volte a quel livello appare quindi naturale. Il mercato dovrebbe assistere a molta volatilità e comportamento instabile, fattori tipici per l’euro: basta guardare indietro agli ultimi due anni per vedere quanto sia instabile questa coppia. Per questo motivo, prediligo ancora scambiare intervalli di tempo più brevi o accontentarmi di mosse minori.
Guardando il grafico, la coppia dovrebbe facilmente proseguire nel lato ribassista, magari raggiungendo il livello degli 1,10, un’area che ha attirato più volte molta attenzione in entrambe le direzioni. A fronte di ciò, meglio favorire operazioni di scalping al rialzo o al ribasso, perché le condizioni del mercato resteranno difficoltose, ma in questo contesto, continuo a favorire il ribasso in quanto i fondamentali si allineano in generale contro l’euro.
Probabilmente l’Unione europea seguirà nel suo allentamento, ma mentre gli Stati Uniti non stanno esattamente postando cifre economiche robuste, restano sicuramente molto più forti rispetto alla maggior parte delle altre principali economie, compresa l’UE. Come già accennato sopra, con probabilità la Banca centrale europea continuerà ad allentare la sua politica monetaria, a discapito del valore dell’euro, per questo meglio definire quando poter iniziare a vendere l’euro quando questa coppia si rafforza. In definitiva, penso raggiungerà nuovamente il livello degli 1,09, ma il percorso fino a quel livello sarà molto instabile. Osservando i grafici a più lungo termine, si può discutere un passaggio al livello degli 1,0750, un’area che presenta un grande divario. È già stato superato il livello di ritracciamento di Fibonacci a lungo termine del 61,8%, e ciò in genere significa che si sta andando in direzione di livelli molto più bassi, in quanto si tratta di una grande rottura del supporto di Fibonacci. Quella vista negli ultimi mesi è semplicemente una ripetizione di quello visto da qualche tempo a questa parte.