Nella sessione di negoziazione del venerdì, la sterlina britannica ha tentato il rally, restituendo però la maggior parte dei guadagni, dato che semplicemente non può ancora decollare a livelli di prezo più elevati considerando quanti diversi titoli potenziali potrebbero uscire dalla situazione della Brexit, non ultimo dei quali un'elezione nel Regno Unito. Per questo c'è molta confusione nel mercato, ma sembra che il Regno Unito troverà un modo per concludere un accordo commerciale con l'Unione Europea e uscire con il minor disturbo possibile. Negli ultimi tempi, l'UE e il Regno Unito sono stati reciprocamente più consolatori, per cui la comunità commerciale stia iniziando ad accantonare la possibilità di una "Brexit senza accordo".
Esaminando il grafico della coppia GBP/USD, non ci vuole molto sforzo per immaginare che il livello degli 1,30 causi molta resistenza, quindi il mercato dovrebbe continuare a riconoscere la cifra tonda come un livello importante, e superarlo potrebbe portare nuovi soldi sul mercato. Dopo quella mossa, in base al consolidamento precedente, il mercato potrebbe passare al livello degli 1,33, ma non fraintendetemi, vedo molta instabilità tra i livelli attuali e quei numeri, e riconosco che i molteplici livelli a breve termine in quella zona renderanno la situazione molto irregolare.
Al ribasso, dato il recente rimbalzo da quel livello, vedo gli 1,28 come supporto. V'è anche una quantità elevata di supporto sotto la media mobile esponenziale a 200 giorni, situata agli 1,27. Il mercato scenderà quindi al livello degli 1,25, cioè un numero ampio, tondo, psicologicamente significativo, e logicamente continueremo a vedere volatilità e supporto in quella zona. In definitiva, questo mercato sembra voler formare una bandiera rialzista, pronta a dare il via al rialzo: misurando il polo della bandiera, la coppia GBP/USD potrebbe rompere fino agli 1,38 nel lungo periodo.