La sterlina britannica si è leggermente rafforzata in sessione di negoziazione di giovedì, continuando a dirigersi verso il livello vitale degli 1,30. Quest'area rappresenta ovviamente una figura grande, tonda, psicologicamente significativa che continuerà ad attirare molta attenzione, oltre al fatto che è stata strutturalmente importante anche in passato, quindi non sorprenderebbe vedere un break sopra quel livello di prezzo. Il mercato si è rivelato anche parabolico, portando il movimento in questa prossimità generale, per cui meglio valutare bene la situazione.
I pullback a breve termine dovrebbero continuare a offrire opportunità di acquisto, in particolare al livello degli 1,28, alla media mobile esponenziale a 200 giorni (in sostanza il livello degli 1,27), e quindi al sottostante livello degli 1,25 strutturalmente importante. Lo scenario alternativo è superare gli 1,30 dando così il via alla successiva mossa rialzista. In base alla precedente resistenza, il primo obiettivo è rappresentato dal livello degli 1,33, ma esaminando il polo della bandiera rialzista, si misura un passaggio potenziale al livello degli 1,38, a significare che potremmo ottenere ulteriore margine di rialzo. Non saliremo a quel livello dall'oggi al domani, ma teniamo comunque presente che il mercato ha visto un serio cambiamento di atteggiamento, un fattore molto importante a cui bisogna prestare attenzione.
Analizzando il grafico, questi diversi livelli di supporto sottostanti ci offrono molte opportunità per proseguire, quindi mi piacerebbe vedere il mercato ritirarsi, o per lo meno macinare lateralmente al fine di digerire i massicci guadagni. Un movimento sopra al livello degli 1,30 dovrebbe spalancare le porte ad una mossa significativa. Si potrebbe vendere la coppia GBP/USD, ma riconosco che i titoli sulla Brexit potrebbero schiacciarla al ribasso.
Il mercato continuerà ad essere guidato dai titoli, ma mi sembra ovvio che gli investitori stiano iniziando a mettere in conto che la Brexit avrà un qualche tipo di accordo. Gli europei hanno posticipato l'uscita del Regno Unito di altri 90 giorni, fattore positivo anche per la sterlina britannica. In definitiva, saliremo molto più in alto, principalmente a causa del fatto che il mercato si trova ai minimi storici.