L’Euro ha rotto leggermente al ribasso durante la sessione di negoziazione di venerdì, mostrando segni di esaurimento e oltrepassando la media mobile esponenziale a 50 giorni. La coppia EUR/USD si trova a scambiare sotto la soglia degli 1,11, dunque al di sotto del “giusto valore” segnato sul grafico per gran parte di questa settimana. Il livello di prezzo degli 1,12 funge da barriera di resistenza, mentre i sottostanti 1,10 fungono da livello di supporto; in definitiva, questo mercato continuerà a vedere in generale molta negatività e penso che, datogli il tempo sufficiente, probabilmente raggiungerà il fondo dell’intervallo di trading, e potrebbe quindi scendere al di sotto del livello degli 1,10 per poi direzionarsi al livello degli 1,09.
Nel complesso, il mercato dovrebbe continuare a vedere molti scambi instabili, ma probabilmente avremo la possibilità di negoziare al meglio i grafici a breve termine, poiché la maggior parte dei trader sarà assente dal mercato per le vacanze settimanali. In effetti, non ci sarà nient’altro che trading algoritmico in corso tra oggi e il 7 gennaio, che sarà il primo giorno lavorativo normale. Come già accennato, questo mercato continuerà ad essere molto incostante, per cui meglio far ancora attenzione alla negatività a lungo termine. Nel complesso, favorisco i rally a breve termine che svanendo mostrano segni di esaurimento, per questo non sono interessato al tentativo di acquistare questo mercato, a meno che ovviamente non si ottenga un certo rimbalzo dal livello degli 1,10 per gli scambi a breve termine. A più lungo termine, credo che questa coppia scenderà sotto al livello degli 1,09 per andare a guardare verso il livello degli 1,0750, livello che rappresenta il divario di cui ho parlato per un po’ di tempo sui grafici a lungo termine.
Al rialzo, se riusciamo a superare la soglia degli 1,12 e la linea di tendenza al ribasso, l’euro si rivolgerà al livello degli 1,14, un’area che presenta però molta resistenza a lungo termine. Tuttavia, non credo vedremo tanto presto questa mossa, e a parità di condizioni preferisco comunque il ribasso. Dal momento che la Federal Reserve resta ancora in disparte, mentre la Banca centrale europea sarà molto allentata in futuro, non vedo nessun particolare fattore che faccia cambiare questo mercato da un punto di vista a lungo termine.