Martedì l’euro ha registrato un significativo rialzo durante la sessione di negoziazione, raggiungendo la soglia degli 1,11. Durante le ultime sessioni, quest’area ha funto da resistenza e, anche se verrà superata, c’è ancora più resistenza nei pressi della media mobile esponenziale a 200 giorni e alla soglia degli 1,12. A fronte di ciò, cerco di svanire i segni di esaurimento, e con probabilità, l’azione dei prezzi vista martedì in sessione di trading è stata dovuta ai risultati dell’indice ZEW tedesco, in miglioramento di quasi 10 volte rispetto a quello che ci aspettavamo.
L’indice ZEW è stato molto più forte a causa del fatto che la BCE sta per intervenire e allentare la politica monetaria, dunque più probabilmente l’euro verrà ostacolato a lungo termine piuttosto che sollevato, e al momento sto cercando un’opportunità per iniziare a vendere e mi fionderò ai primi segni di esaurimento. Anticipo che verrà preso di mira il livello degli 1,10 in quanto è un livello di supporto importante, ma con un calo sotto quel livello, gli operatori punteranno al livello degli 1,09.
Sono tre anni che l’euro scambia sostanzialmente in una tendenza al ribasso, anche se l’instabilità lo fa muovere come abbiamo visto. Questo mercato infatti continua ad essere molto contrastante, dunque sospetto che la tendenza al ribasso sarà il modo migliore per seguirlo, e cerco segni di fallimento per sfruttarla. Tuttavia, se dovessimo superare il livello degli 1,12, potremmo continuare ad andare molto più in alto. A quel punto, anticiperei un passaggio alla soglia degli 1,14.
Esaminando il grafico della coppia EUR/USD, nel breve termine potrebbe scambiare all’interno di una semplice area di consolidamento in formazione tra il livello degli 1,10 in basso e il livello degli 1,12 in alto. Siamo ancora in una tendenza al ribasso, per questo motivo come già detto sono alla ricerca di segnali di stanchezza mentre continuo a favorire la vendita, anche se abbiamo scambiato lateralmente. In generale, ritengo che l’euro rappresenti essenzialmente “denaro morto”, perché la BCE continuerà ad essere molto accomodante in futuro. Al contrario, la Federal Reserve non sta agendo e non taglierà i tassi di interesse tanto presto.