Il mercato del petrolio greggio WTI è sceso durante le negoziazioni del mercoledì, raggiungendo il livello psicologicamente importante dei 58 dollari. Quell’area ha causato una certa quantità di acquisti e supporto, capovolgendo a sufficienza il mercato che ha formato una candela dall’aspetto relativamente supportante. C’è però ancora una barriera significativa sotto forma dei 60 dollari che ovviamente causerà molta attenzione. La resistenza si estende fino al livello dei 62,50 dollari, per cui sarà improbabile poterla superare. In questo scenario, vedremo molta instabilità ai prezzi più elevati, anche se continueranno ad essere acquistati i ritiri a breve termine.
Se dovessimo scendere sotto al livello dei 58 dollari, entrerà in gioco e offrirà anche un sacco di supporto la media mobile esponenziale a 200 giorni nei pressi del livello dei 57 dollari. I tagli alla produzione dell’OPEC hanno in qualche modo sollevato il mercato del petrolio, ma vi sono ancora molte preoccupazioni per la domanda globale, perché al momento è quasi assente e, a meno che non vi sia un cambiamento importante nell’atteggiamento dei mercati globali, è improbabile che appaia tanto presto.
Esaminando il grafico, se dovessimo scendere sotto la media mobile esponenziale a 50 e la media mobile esponenziale a 200 giorni, penso che il mercato potrebbe seriamente correre verso il fondo del consolidamento complessivo che aprirebbe una mossa ai 52,50 dollari e forse anche ai 50 dollari. Tuttavia, sembra essere il movimento meno probabile a questo punto, poiché continuiamo a trovare acquirenti sui cali a breve termine. Con le cifre di inventario in uscita, continueremo a vedere un sacco di instabilità in questo mercato, che alla fine prenderà una decisione, ma nel frattempo sembra più propenso a scambiare lateralmente avanti e indietro con un’inclinazione leggermente al rialzo; questo è il modello più probabile che si può vedere in questo mercato. Da un po’ di tempo il petrolio scambia in un intervallo, e anche a fronte del comportamento visto negli ultimi tempi, non vedo una rottura al rialzo tanto presto, perché i tagli alla produzione dell’OPEC non bastano a far salire il mercato. Senza una certa ripresa nella domanda, il rialzo è alquanto limitato, ma sembra essere favorito nel breve termine.