L’Euro si è leggermente rafforzato durante la sessione di negoziazione di giovedì, ma poi si è ritirato per formare una stella cadente, a suggerire che il mercato è pronto a ritirarsi tra la media mobile esponenziale a 200 giorni e la media mobile esponenziale a 50 giorni. Penso comunque ci sia supporto sottostante, ma il mercato non è ancora pronto a decollare al rialzo. La coppia EUR/USD è il dominio dei trader ad alta frequenza, quindi a meno che tu non riesca a sederti di fronte al computer e scambiare grafici a cinque minuti, questa non è la coppia di valute che fa per te. Detto questo, ci sono alcuni livelli riconoscibili ai quali vale la pena prestare attenzione da un punto di vista del lungo termine.
Per quanto riguarda il lato rialzista, credo che il livello degli 1,12 rappresenti un’enorme resistenza che si estende fino al livello degli 1,1250. Nel caso in cui si riuscisse ad eliminare quella gamma di 50 PIP, il mercato potrebbe dunque salire molto più in alto, forse esplodendo verso il livello degli 1,15 in una grave violazione della resistenza. Non vorrei spingermi fino al punto di affermare che si tratta di un cambiamento di tendenza, ma sicuramente sarebbe un’argomentazione discutibile a quel punto. L’idea a supporto del rialzo di questo mercato, è il recente forte rally dal livello degli 1,10.
Al ribasso, un calo sotto la media mobile esponenziale a 50 giorni potrebbe mandare questo mercato in direzione del livello sottostante degli 1,10, un enorme supporto in passato. Tuttavia, nel tempo abbiamo visto la coppia registrare “minimi più alti” e questo suggerisce che è in una tendenza rialzista, almeno a breve termine. Tieni presente che la spessa barriera di resistenza superiore sarà difficile da superare, quindi se sei un trader a breve termine, andando avanti potresti acquistare cali nel breve termine appunto. Questa coppia però è così instabile ed incostante che non mi aggrapperei però ad una posizione per più di circa 20 pips. Probabilmente, il movimento avrà più a che fare con il dollaro statunitense che con l’euro stesso, e parte del motivo per cui il mercato si è invertito, è dovuto al fatto che durante la sessione di negoziazione sono uscite dagli Stati Uniti cifre molto forti sulle vendite al dettaglio e sulla disoccupazione. Con ciò, anticiperei che ai livelli sottostanti c’è una certa pressione d’acquisto in attesa di essere coinvolta nel mercato.