I mercati del greggio sono stati molto forti nelle ultime due sessioni di negoziazione, a seguito dell'uccisione del generale iraniano da parte degli americani; tuttavia, ai primi segni di problemi seri, abbiamo assistito nuovamente al ribaltamento del mercato. Il fatto che il mercato del petrolio WTI non sia riuscito a superare il livello dei 65 dollari è in qualche modo indicativo, perché significa che sta ancora riconoscendo le precedenti barriere di resistenza. Il fatto che l’aumento delle tensioni in Medio Oriente non riesca a far salire i prezzi e il mercato sia stato respinto così drasticamente da questo livello, mi dice che c’è una debolezza di fondo qui nel mercato del petrolio greggio WTI.
La stella cadente è ovviamente un segno molto negativo, ma a questo punto penso che il mercato sia per prima cosa sovraccarico. Ci sono molte preoccupazioni sul fatto che gli iraniani possano tornare ad essere aggressivi e forse vendicarsi, ma alla fine qualsiasi cosa faranno, avrà nel migliore dei casi vita breve. Certamente non cercheranno una guerra su vasta scala contro gli Stati Uniti, in quanto è qualcosa che non possono vincere. Con ciò, forse gli operatori intendono esistano ancora grossi problemi con l’eccesso di offerta di petrolio greggio, e anche se l’OPEC ha nuovamente tagliato la produzione, la realtà è che gli Stati Uniti sono indipendenti dall’energia, e questo accresce il problema sia con il petrolio greggio Brent che con il WTI.
Esaminando il grafico, sarebbe piuttosto logico vedere un pullback verso il livello dei 61 dollari, e quindi forse anche al livello dei 60 dollari, quando la media mobile esponenziale a 50 giorni inizierà a raggiungere quell’area. In alternativa, se dovesse succedere qualcosa, il mercato potrebbe superare il livello dei 65 dollari, mostrando in tal caso una successiva leg al rialzo in una mossa impulsiva, a seguito quasi sicuramente di un certo tipo di titolo associato al contesto attuale, anche se finora sembra che i mercati stiano prendendo l’assassinio relativamente a passo, il che è abbastanza impressionante considerando come i mercati petroliferi reagiscano ancora a questi tipi di situazioni. Ci troviamo in una nuova era in quanto a petrolio greggio, poiché gli Stati Uniti sono attualmente il maggior produttore, sollevando improvvisamente maggiori questioni sul Medio Oriente. Detto questo, credo che perlomeno arriverà un ritiro.