I mercati dei futures DAX sono esplosi al rialzo nel corso delle ultime due settimane, mentre ora il potenziale stimolo aggiuntivo in uscita dalla BCE dovrebbe aiutare a sollevare i titoli azionari; di conseguenza gli operatori si rivolgeranno alla Germania, essendo l’economia più forte dell’Unione europea.
DAX
Mercoledì l’indice tedesco DAX si è nuovamente rafforzato durante gli scambi, registrando nuovi e freschi massimi nel mercato dei futures e nel mercato a pronti. Il DAX è molto rialzista al momento, a causa dell’ulteriore stimolo fiscale a cui molti operatori di borsa si sono abituati. È difficile per gli operatori vendere il mercato quando la banca centrale è disposta ad intervenire aggiungendo liquidità al mercato, perché le obbligazioni non pagano ancora quasi nulla in termini di tassi di interesse, e ne esce che le azioni sono l’unico posto al quale rivolgersi. Si deve pensare alla Germania come ad un “indice dei blue-chip” dell’Unione Europea, per questo è logico veder salire i mercati.
Nel panorama mondiale, i mercati azionari sono in complessivo aumento, quindi va notato che gli acquirenti mantengono il controllo e anche l’analisi tecnica conferma l’idea di andare long. La sottostante media mobile esponenziale a 50 giorni offre supporto nella regione dei 13.300 e, ovviamente, inizia a inclinarsi verso l’alto. Di seguito, la media mobile esponenziale a 200 giorni offre un enorme supporto al livello dei 12.700, supponendo che potremmo persino arrivarci. Tra i due, il livello dei 13.000 offrirà molto supporto psicologico oltre che strutturale basato sul pullback più recente.
Non credo che arriveremo al livello dei 13.000, ma potrebbe entrare in gioco lungo il percorso la media mobile esponenziale a 50 giorni. Nel frattempo, l’acquisto di pullback a breve termine sarà l’unico modo di procedere in questo mercato, dato che entrare ora si rivelerebbe un po’ problematico. Ciononostante, sembra che il prossimo obiettivo saranno i 14.000, e infine i 15.000 lungo la strada. Con questo, la tendenza rimane intatta e quindi non ho alcun interesse a cercare di combattere quella che è stata una così evidente pressione rialzista. In definitiva, credo che le flessioni dei prezzi debbano essere considerate come valore, in questo mercato così straordinariamente rialzista. La vendita è quasi impossibile fino a quando non cambierà radicalmente qualcosa nell’Unione europea o nell’economia globale nel suo complesso.