Inizialmente l’Euro ha tentato di rafforzarsi nella sessione di giovedì, per poi ribaltarsi appena sotto il livello degli 1,09. La coppia EUR/USD continuerà a vedere molta instabilità e negatività perché l’euro si trova in condizioni di ipervenduto già da qualche tempo. In qualche modo, mi sorprende ci sia voluto così tanto tempo per far crollare la moneta unica, ma con le povere cifre economiche dell’Unione Europea e il più delle volte i numeri degli Stati Uniti migliori del previsto, questo movimento acquisisce abbastanza senso. Inoltre, osservando i mercati obbligazionari, quelli decennali statunitensi offrono circa l’1,57%, mentre le obbligazioni tedesche offrono rendimenti negativi. In questo panorama, diventa un gioco da ragazzi far fluire soldi negli Stati Uniti.
Dopodiché, c’è un grosso flusso monetario che vedo scorrere nello S&P 500 e in altri indici statunitensi dato che, se si parla di mercati azionari, le società statunitensi vengono considerate più sicure, soprattutto in relazione a luoghi come l’Europa. La candela derivante dalla rottura al ribasso del livello degli 1,09 all’inizio di questa settimana era molto negativa, e se si considerano i grafici a lungo termine, penso che la coppia cercherà il gap sotto al livello degli 1,00750, e a questo punto, sembra che quel gap verrà presto colmato. Prima o poi si otterrà un qualche tipo di rally da poter vendere, specialmente in prossimità del livello degli 1,09, e di nuovo al successivo livello degli 1,10.
Come già detto, la coppia si trova in condizioni di ipervenduto, per questo penso che il rally arriverà prima piuttosto che poi, a meno che, ovviamente, la coppia non si sposti direttamente verso quel gap. La media mobile esponenziale a 50 giorni si sta muovendo e sta iniziando a mettersi al passo, ma è possibile che ci voglia un po’ di tempo per farlo. La candela della sessione di giovedì mostra davvero negatività, ma venerdì in tarda mattinata entrerà in gioco la short covering, se non altro per consentire agli operatori di ritirare i profitti. A lungo termine, ritengo sia meglio vendere quei rally perché il dollaro statunitense dovrebbe continuare a regnare sulle altre valute andando avanti. Fin quando il mercato non supererà il livello degli 1,10 non prenderò in considerazione l’acquisto, ma in tal caso, dovrò comunque rivalutare l’intera situazione.