L’euro ha rotto leggermente al ribasso negli scambi di giovedì, in vista dell’uscita venerdì del numero di posti di lavoro statunitensi. A parità di condizioni, sembra cercherà supporto al livello sottostante degli 1,09.
Il mercato dell’euro ha inizialmente tentato di rafforzarsi durante la sessione di negoziazione di giovedì, ma ha trovato difficoltà ad aggrapparsi al livello superiore degli 1,10, e ora probabilmente andrà in cerca di supporto nei pressi del livello sottostante degli 1,09 in quanto rappresenta l’area da cui il mercato ha rimbalzato in precedenza, quindi potremmo assistere al ritorno degli acquirenti in quella zona. Con il numero di posti di lavoro in uscita durante la sessione di negoziazione di venerdì ci potrebbe essere molta instabilità, ma alla fine la coppia EUR/USD è scesa al ribasso in anticipo, forse intuendo che l’economia americana è molto più forte di quella dell’Unione europea.
Il numero di posti di lavoro dovrebbe mostrare che gli Stati Uniti stanno aggiungendo personale ai libri paga, quindi la crescita in questa economia continua a superare quella del resto del mondo. I rally dovrebbero rappresentare opportunità di vendita poiché abbiamo visto la media mobile esponenziale a 50 giorni invertire l’azione. Se mi hai seguito di recente, sai che ho giocato l’intervallo tra il livello 1,10 e il livello 1,12, e ora che la coppia l’ha vi è scesa sotto, inizio a guardare verso l’obiettivo già citato degli 1,09. Il livello degli 1,09 è quello iniziale, ma potrebbe scendere fino agli 1,0750, perché a quel livello esiste da molti anni un gap che deve ancora essere colmato.
Se a fine giornata la coppia ritorna sopra al livello degli 1,10, potrebbe salire in direzione della media mobile esponenziale a 50 giorni, ma si tratta di un mercato che sicuramente ha avuto dei danni strutturali durante la sessione di negoziazione di giovedì. Il dollaro statunitense si è rafforzato contro tutto, non solo contro l’euro, quindi penso continueremo a vedere più o meno lo stesso in questo mercato instabile ma negativo da qualche tempo. In conclusione, l’euro continuerà a soffrire per mano del biglietto verde.