Martedì l’euro ha notevolmente rotto al ribasso durante la sessione di negoziazione, oltrepassando in giornata il livello degli 1,08. Nel caso in cui il mercato si rafforzasse dai livelli attuali, offrirebbe una buona opportunità per iniziare a shortare la coppia EUR/USD: dopotutto, il dollaro statunitense è una delle valute preferite al mondo, perché l’Unione Europea sta crollando economicamente mentre, al contrario, l’economia degli Stati Uniti continua a salire.
A questo punto, l’Euro non è un mercato che si può vendere, semplicemente perché in tal caso si tratterebbe di dover inseguire lo scambio. La moneta unica potrebbe cadere ulteriormente, perché il mercato è sceso a livelli così bassi rispetto alla media precedente che vi ritrovereste in sostanza a dover inseguire lo scambio appunto, rischiando di causare così seri danni finanziari al vostro conto di trading; il mercato sta crollando da un paio di settimane e non mostra segni di rilancio. Il livello degli 1,0750 è un’area significativa e presenta un enorme gap, che dovrebbe offrire un certo supporto, anche se in questo momento tutti i rally verranno venduti. Andando avanti, questo tipo di azione si rivelerà essere la migliore, perché il differenziale del PIL tra le due economie è così ampio da farci passare un camion.
Gli Stati Uniti continuano a sovraperformare il resto del mondo, mentre l’Unione europea sta difficilmente tentando di evitare una recessione. Le banche zombi in Germania continuano ad esercitare pressioni al ribasso sull’UE, quindi probabilmente alla fine questo gap verrà colmato, anche se non accadrà tanto presto. Guardiamo i rally con sospetto, specialmente nei pressi del livello degli 1,09 e anche al livello successivo degli 1,10. La vendita al momento non è contemplata perché quello di inseguire il trade è sempre un buon modo per perdere denaro. Tuttavia, portando abbastanza pazienza, ci dovrebbe essere una buona impostazione in arrivo per ricominciare a vendere. Non vedo alcuna possibilità di entrare una posizione long fino a quando il mercato non supera gli 1,10. Prestiamo attenzione al grafico mensile per qualche tipo di cambiamento di tendenza, ma siamo ben lontani dall’assistere ad un sostanziale cambiamento. Credo che nell’UE proseguiranno i problemi.