L’Euro ha oscillato avanti e indietro durante la sessione di negoziazione di giovedì, rimbalzando attorno al livello degli 1,08. Il mercato potrebbe tentare di testare il fondo del gap sui grafici settimanali al livello degli 1,0750 al fine di rompere al ribasso questa coppia di valute. Non penso comunque sarà tanto facile, per cui a questo punto meglio semplicemente svanire i rally nell’euro quando si verificano. Sarei molto interessato a shortare al livello degli 1,09, supponendo che la coppia possa persino arrivarvi.
In sostanza, cercherò sul grafico una candela, come ad esempio una stella cadente, che dimostri che gli acquirenti hanno esaurito di nuovo il carburante, perché saltare dentro al mercato a questo livello per vendere, anche se funzionasse, sarebbe comunque un’azione descritta come “inseguire il commercio”. Non riesco a pensare a un modo migliore per perdere denaro nei mercati che fare esattamente questo: ricorda, anche nelle peggiori tendenze, i mercati alla fine ottengono un qualche tipo di pullback, e per questo mercato, quel pullback è decisamente tardivo.
Un calo sotto al livello degli 1,0750 farebbe probabilmente dirigere l’euro verso gli 1,05. In alternativa, il livello degli 1,09 dovrebbe fungere da resistenza, come anche il livello degli 1,10. Dovremo portare pazienza, ma meglio prestare attenzione a questi livelli e lasciare semplicemente che il mercato faccia quello che vuole fare. Questa coppia in genere non si muove molto, per questo dovrete portare molta pazienza, anche più del solito.
A parità di condizioni, non vedo uno scenario in cui voler comprare l’EUR/USD a meno che, naturalmente, la Federal Reserve non cambi improvvisamente il suo atteggiamento. Ci sono molti trader che presumono che la Federal Reserve dovrà tagliare i tassi di interesse, ma questo non significa che lo farà necessariamente, dato che si è rivelata in qualche modo riluttante a dire apertamente qualcosa. Dall’altra parte dell'Oceano Atlantico, la Banca centrale europea cercherà di allentare la politica monetaria in futuro, poiché l'economia europea stessa sembra essere molto piatta e non vi sono reali speranze di cambiare questa condizione.