L’Euro è rimbalzato leggermente durante la sessione di negoziazione di venerdì, ma a fine giornata ha restituito i guadagni formando una candela dal brutto aspetto. Abbiamo assistito ad una copertura dal ribasso nell’Unione Europea, che gli Stati Uniti però hanno interpretato come essenzialmente ad un “inseguimento dell’operazione di scambio”.
Molto meglio sarebbe svanire i rally nel momento in cui si verificano. Il livello sopra gli 1,09 sarebbe un posto molto interessante da cui vendere, perché in precedenza aveva offerto così tanto in termini di supporto; sulla base della “memoria di mercato” ora dovrebbe invece offrire una resistenza significativa. Penso lo stesso del livello degli 1,10, quindi si tratta della stessa giocata. Da notare, non vedo uno scenario in cui abbia la volontà di acquistare la coppia EUR/USD in quella zona generale, perché l’Unione europea ha molte difficoltà, e l’economia tedesca si attesta ad un pieno 2% di PIL in meno rispetto agli Stati Uniti.
Se la coppia dovesse scendere sotto il fondo della candela formata nella sessione di trading di venerdì, il mercato scenderà verso il livello degli 1,0750, livello che rappresenta comunque il mio obiettivo a più lungo termine, cioè il gap che la coppia deve ancora colmare e attenzione perché prima o poi lo farà. Tuttavia, il mercato è crollato e ora probabilmente rimbalzerà a breve termine a causa se non altro dell’elevata quantità di coperture dal ribasso. Tuttavia, se la coppia rompe al ribasso dai livelli attuali, aprirà uno scenario straordinariamente negativo che si estenderà e accelererà solamente.
Il dollaro statunitense continua ad essere la valuta favorita in tutto il mondo, dato che è l’unico posto in cui si riscontra una crescita significativa. Anche il mercato obbligazionario può dunque affermarsi, perché le obbligazioni europee stanno andando alla deriva in territorio negativo mentre le obbligazioni americane offrono ancora rendimenti positivi, fattore che sta diventando sempre più raro a livello mondiale. Il dollaro statunitense continuerà ad attrarre molto afflusso monetario, e infine c’è anche il mercato azionario in America che viene utilizzato come un certo bene rifugio. Il denaro fluisce da tutto il mondo negli Stati Uniti, per questo si vede un sacco di forza nel dollaro: a causa di questi flussi di trading, l’euro dovrà cadere quasi di default poiché considerato l’anti-dollaro.