EUR/USD
L’Euro ha oscillato avanti e indietro durante la settimana, e a quanto pare si comporterà più o meno allo stesso modo. Il livello degli 1,10 rappresenta un supporto massiccio, così come il livello degli 1,12 sul lato superiore funge da resistenza massiccia. Sembra che la coppia sia dunque pronta a continuare le oscillazioni avanti e indietro in quest’area, e non vedo la situazione cambiare tanto presto. Entrambe le banche centrali sono molto accomodanti, quindi non sorprende che il mercato non risca ad effettuare alcun progresso in una direzione o nell’altra. Penso che nelle prossime due settimane la coppia EUR/USD continuerà a fluttuare avanti e indietro in questo intervallo di 200 PIP.
GBP/USD
La Banca d’Inghilterra ha scelto di non tagliare i tassi di interesse, di conseguenza la sterlina britannica ha avuto una buona settimana. Abbiamo però ancora diversi stoppini registrati dalla candela precedente sul grafico settimanale che dimostrno quanti problemi ci siano ancora sul lato superiore. A questo punto, probabilmente il mercato continuerà a rappresentare uno scenario di “acquisto sulle immersioni dei prezzi”. Se il mercato dovesse scendere sotto al livello degli 1,30, allora potrebbe entrare nell’equazione un certo ripensamento. Mi piace ancora la sterlina britannica a lungo termine, anche se il rialzo non sarà lineare, ma un po’ combattuto.
AUD/USD
Il dollaro australiano è stato colpito duramente questa settimana, e sospetto che vedremo ulteriore debolezza in avanti. Se il mercato rompe al ribasso sotto al livello dei 0,67, rientrerà nell’area di consolidamento precedente che aveva rappresentato una grande importanza durante la crisi finanziaria. In tal caso, in futuro forse il mercato verrà scambiato tra i 0,67 e i 0,64. Fin quando non otterremo buone notizie sul coronavirus, il dollaro australiano non sembra destinato a rafforzarsi. Detto questo, la coppia AUD/USD si trova a livelli di prezzo straordinariamente bassi, quindi alla fine potrebbe presentarsi uno scenario di “buy-and-hold” a più lungo termine.
USD/JPY
Il dollaro USA è caduto duramente contro lo yen giapponese, raggiungendo il livello dei 108,30 yen. Il livello dei 108¥ dovrebbe fungere da supporto, ma un calo al di sotto della linea di tendenza rialzista segnata sul grafico potrebbe aprire una mossa verso il basso al livello dei 106¥ seguito dal livello dei 105¥. Quando si guarda alla totalità del mercato, notiamo che si è mosso tra i 105¥ sul lato inferiore e i 115¥ sul lato superiore, ed il livello dei 110¥ ha rappresentato il livello del “fair value”. Potremmo essere suscettibili ad un po’ di ribaltamento, ma questo ovviamente dipenderà dalla propensione al rischio degli operatori.