La sterlina britannica è dapprima caduta duramente nella sessione di martedì, scendendo sotto una linea di tendenza piuttosto significativa, prima di ritrovare gli acquirenti. Gran parte dei problemi con la sterlina britannica nelle ultime 48 ore è derivata da Boris Johnson, il quale, ora che la Brexit è terminata, si fa beffe dell’idea di obbedire alle normative dell’UE. L’Unione Europea ha una quantità significativa di regolamenti applicati alle aziende e ai prodotti, molto più rigorosi di quelli che la maggior parte del resto del mondo è disposta a trattare. Boris Johnson ha affermato di preferire una “situazione di default” utilizzando l’accordo dell’OMC con l’Unione Europea piuttosto che rinunciare alla sovranità britannica sotto forma di commercio. In tal caso, verranno forse implementate le tariffe tra il Regno Unito e il continente.
Tuttavia, è come se il mercato si fosse improvvisamente ricordato di avere 11 mesi di trattativa a venire, un dramma già visto in precedenza. Si tratta di un atteggiamento in vista dei negoziati, momento in cui verrà svolto il vero lavoro; alla fine, entrambe queste economie non vogliono solo un accordo commerciale, ma ne hanno bisogno per il futuro. Il Regno Unito è ora al posto di guida, in quanto ha un fronte unito al governo e in questo momento sta anche concludendo accordi commerciali con paesi come gli Stati Uniti, e parliamo di circa le stesse dimensioni dell’intera Unione Europea compreso il Regno Unito. In altre parole, si tratta di un cliente più grande. Bisognerebbe apprezzare le prospettive di un accordo di libero scambio tra Londra e Washington. Se non è libero scambio, sarà qualcosa di molto simile.
Per questo motivo, e per il fatto che l’economia dell’Unione Europea è un po’ stagnante, sono convinto che alla fine gli europei cederanno su alcuni negoziati e riusciranno a risolvere un qualche tipo di accordo con gli inglesi. Ritengo che anche il mercato la pensi allo stesso modo, come evidenziato dal rialzo della sterlina britannica. Ci sarà del panico occasionale guidato dall’algoritmo a breve termine calcolato sull’idea che non riusciranno ad ottenere un accordo, ma ci sono ancora 11 mesi prima che diventi una vera preoccupazione. Con ciò, questi cali di prezzo tendono a rappresentare opportunità di acquisto, come visto durante la sessione di trading. La superiore media mobile esponenziale a 50 giorni potrebbe fungere da lieve resistenza, ma prevedo che questo mercato sia pronto a tornare alla soglia degli 1,32.