Martedì il dollaro statunitense si è rafforzato in sessione di negoziazione, continuando però a vedere molta resistenza a livello dei 110¥, un settore che da qualche tempo attira molta attenzione.
USD/JPY
Martedì il dollaro statunitense si è leggermente rafforzato in sessione di scambi, raggiungendo il livello dei 110¥, un’area che più di una volta ha funto da resistenza. Così facendo, la coppia USD/JPY sembra pronta a ribaltarsi, dunque sarà interessante vedere se il mercato continua a mostrare segni di forza o debolezza. Il livello dei 110¥ mostra chiaramente interesse, perché è la metà del consolidamento a lungo termine sui grafici mensili, dai 105¥ sul lato inferiore ai 115¥ sul lato superiore. In altre parole, si tratta essenzialmente del “fair value”, e sia gli acquirenti che i venditori sembrano approvare la sua presenza.
Osservando il grafico USD/JPY, il mercato ha continuato a vedere molta resistenza in questo settore, dunque non inizierò a comprare finché non verrà registrato un nuovo e fresco massimo in direzione del livello dei 111¥ e infine del livello dei 112,33¥. D’altra parte, se la coppia si ribaltasse dai livelli attuali e registrare un calo sotto al martello della sessione del lunedì, verrà con probabilità testata la media mobile esponenziale a 50 giorni segnata in rosso. Anche la linea di tendenza rialzista del canale offre molto supporto, per cui se il mercato dovesse crollare lì sotto, il panorama potrebbe cambiare completamente. In tal caso, anticiperei un passaggio al livello dei 105¥ in base all’attività a lungo termine. Si tratta comunque di una chiamata a lungo termine perché questo tipo di mossa non avverrà dall’oggi al domani. C’è la presenza di molta instabilità, anche perché questa coppia è altamente sensibile alla generale propensione al rischio, con lo yen giapponese considerato una delle “valute più sicure”. Questa irregolarità farà sbocciare molte opportunità a breve termine in entrambe le direzioni, ma a questo punto sembra che i venditori stiano iniziando a potenziare le loro mosse. Considerando il panorama complessivo, meglio considerare quadri temporali minori, come quello orario ad esempio.