L’euro ha oscillato fortemente durante la sessione di lunedì, quando la Federal Reserve ha suggerito di voler nuovamente ampliare l’allentamento quantitativo. Il mercato ha testato i minimi della sessione di venerdì, per poi voltarsi e schizzare al rialzo dopo l’annuncio secondo cui la Federal Reserve avrebbe acquistato obbligazioni societarie e titoli garantiti da ipoteca; in altre parole, l’allentamento quantitativo sta per tornare di nuovo parabolico. Tuttavia, con probabilità il mercato vedrà molte oscillazioni avanti e indietro, e prima o poi troverà di nuovo venditori perché il dollaro statunitense è ancora ampiamente favorito nel complesso.
L’euro ovviamente continuerà a lottare a causa della diffusione del coronavirus nell’Unione europea, quando in Italia la situazione resta molto difficile. L’Euro ha provato a rafforzarsi in modo significativo, ma poi ha restituito oltre 100 pips alla chiusura di Wall Street. Stando così le cose, il mercato probabilmente continuerà ad essere molto instabile ed è ovvio come ci siano un paio di aree che potrebbero causare alcuni problemi: il livello degli 1,08 è un’area ovvia, e poi di nuovo il significativo livello degli 1,10.
Se dovessimo superare il livello degli 1,10, allora la coppia EUR/USD potrebbe essere piuttosto esplicita al rialzo, anche se sarà abbastanza difficile superarlo. A giudicare dal modo in cui l’Euro si è ribaltato, la valuta unica scenderà a lungo termine. Un obiettivo sarà il livello sottostante degli 1,05, e quindi se dovessimo scendervi al di sotto, potremmo scendere alla parità datogli il tempo sufficiente. Non sembra credibile, ma, di nuovo, avrei potuto dire la stessa cosa quando l’euro è sceso al livello degli 1,10 diversi mesi fa. In questo contesto, l’euro continuerà a soffrire e sembra non esserci una fine in vista. Anche se la Federal Reserve si trova in fase di allentamento quantitativo, non sembra che i trader siano disposti a saltare nell’Unione europea dunque vedremo una maggior inclinazione a “svanire i rally” in futuro.