Il mercato del petrolio greggio WTI ha registrato un lieve rialzo durante la sessione di negoziazione di venerdì, raggiungendo il livello dei 34 dollari. Il livello superiore dei 35 dollari rappresenta una cifra grande, tonda e psicologicamente significativa a cui si dovrebbe prestare attenzione, ma potremmo anche superarla. In tal caso, il mercato potrebbe arrivare fino al livello dei 42 dollari per colmare il gap. Con probabilità, il mercato farà un tentativo di colmare questo gap, ma meglio cercare di vendere tale mossa perché la domanda di greggio sta crollando.
Il livello inferiore dei 30 dollari dovrebbe offrire supporto, quindi un calo lì sotto, porterà ad un altro test ai minimi. Russia e Arabia Saudita potrebbero concordare qualcosa, offrendo un piacevole scoppio a breve termine in questo mercato, una volta avuto però, sarò comunque più che disposto a iniziare a vendere ai primi segni di esaurimento. Il mercato continuerà a vedere la distruzione della domanda perché il coronavirus sta rallentando ogni cosa. Ciò non significa che il petrolio andrà a zero, ma a questo punto sarà un processo di diminuzione a più lungo termine, non una completa inversione di tendenza. Inoltre, v’è appunto una mancanza di domanda non solo a causa del coronavirus ma, naturalmente, anche a causa della guerra dei prezzi a cui l’Arabia Saudita ha dato il via, una tempesta perfetta per il petrolio.
Se per qualche ragione dovessimo superare il livello dei 42,50 dollari, allora il mercato potrebbe passare alla media mobile esponenziale a 50 giorni nei pressi del livello dei 48,50 dollari, ma appare molto improbabile, perché causerebbe un caos assoluto sul mercato. Teniamo presente che i mercati sono molto incostanti, dunque è difficile immaginare uno scenario in cui semplicemente il petrolio decolla al rialzo senza un qualche tipo di massiccia azione del governo. Anche se così fosse, probabilmente si tratterà di un rally di breve durata per non dire altro. Penso che lo svanimento dei rally sia il modo migliore per andare avanti, fino a quando non avremo un vero cambiamento fondamentale nel quadro della domanda, per non parlare del fatto che bisogna anche porre fine alla guerra dei prezzi.