L’euro ha inizialmente tentato di rafforzarsi lunedì durante la sessione di negoziazione, ma ha ritenuto che la superiore media mobile esponenziale a 50 giorni fosse eccessivamente resistiva. A quel punto, il mercato si è ribaltato rompendo leggermente al ribasso, ma quello che vedremo ora è un inasprimento del consolidamento complessivo. Questa mossa appare quasi logica, perché questa coppia si muove a malapena in circostanze normali. Esaminando il grafico, il posto più logico per trovare molta resistenza sarà il livello degli 1,10 in quanto figura grande, tonda, psicologicamente significativa e un’area che contava in precedenza. Al ribasso, il sottostante livello degli 1,08 funge da supporto significativo, per cui ritengo che il mercato stia cercando di ritagliare una certa area di consolidamento da quei 200 pips.
Il dollaro statunitense è un po’ debole a causa del moto di liquidità arrivato dalla Federal Reserve che ha apportato molti acquisti, mentre al contempo anche la Banca Centrale Europea sarà costretta ad attuare molte delle stesse misure. In aggiunta, a quanto pare il mercato viene negoziato fondamentalmente più sugli ultimi numeri di coronavirus che altro, dunque i dati continueranno a rappresentare il principale conducente della direzionalità della coppia EUR/USD.
In questo contesto, meglio prestare attenzione ai numeri dell’infezione e, naturalmente, ai tassi di mortalità. Sembra che in Unione europea il Covid-19 stia iniziando a rallentare, e gli Stati Uniti potrebbero presto seguire il blocco europeo. Se il virus riesce dunque a rallentare a livello globale, gli operatori inizieranno a prestare attenzione di nuovo ai numeri economici, o almeno questa è la speranza. In tal caso, molto probabilmente i guadagni nell’euro saranno alquanto limitati. Inoltre, ci si domanda se comunque ci sarà abbastanza crescita globale a livello mondiale da spingere al ribasso il valore del dollaro statunitense. Non ci sono ancora segni concreti, quindi prevedo che l’euro in futuro si troverà probabilmente sul lato ricevente di un’impennata dei mercati del Tesoro statunitensi e forse anche del mercato azionario statunitense, poiché supereranno complessivamente gli indici europei. Una cosa è certa, l’intervallo in cui abbiamo negoziato sta iniziando a stringersi, quindi è probabilmente in arrivo un comportamento normale per questa coppia.