L’Euro è sceso leggermente durante la sessione di negoziazione di giovedì, raggiungendo il livello degli 1,08. Il mercato continuerà a vedere pressione al ribasso perché l’Unione europea sta lottando nuovamente con la crescita. Prima che sorgesse la situazione del coronavirus, l’Unione Europea era piuttosto debole, per questo potremmo semplicemente assistere ad una continuazione delle tendenze precedenti.
La coppia EUR/USD ha rimbalzato leggermente durante la sessione di trading di giovedì, e come si può notare, anche la superiore media mobile esponenziale a 50 giorni ha offerto una resistenza significativa. La media mobile esponenziale a 200 giorni si colloca al di sopra del livello degli 1,10, per cui ritengo offra anch’essa molta resistenza. In sostanza, il livello degli 1,10 si trova nel mezzo di queste due medie mobili, per questo continuerà a rappresentare un importante livello di barriera e resistenza psicologica. Se ci avviciniamo a quel livello, i venditori potrebbero tornare nel mercato, ma se otteniamo una mossa significativa al di sotto del livello degli 1,08, l’euro potrebbe scendere successivamente al livello degli 1,06.
Per quanto possa valere, c’è stato un rimbalzo significativo nella precedente sessione del mercoledì e la coppia l’ha oltrepassato, a marcare un’inclinazione ancor più negativa, ma questa coppia tende ad essere molto instabile in generale, motivo per cui lo spread è così sottile. Ciononostante, continuo ad essere ribassista su questo mercato fino a quando non verrà superato il livello degli 1,11, ma ci vorrebbe un’azione straordinariamente rialzista per vederlo presto. Inoltre, il dollaro statunitense viene considerato una “valuta di sicurezza”, e abbiamo visto precipitare i rendimenti statunitensi a 10 anni, mostrando una quantità significativa di domanda verso la sicurezza dei titoli del tesoro, che ovviamente richiedono dollari USA, quindi a questo punto si è trattato di una controreazione. L’euro ha poi la sventura di essere gestito dalla Banca centrale europea, che è probabilmente una delle poche banche centrali mondiali a voler cercare di superare la Federal Reserve in quanto a stimoli. Finché non ci sarà una ripresa significativa nei confronti della situazione del coronavirus e dell’economia globale, il dollaro americano continuerà a rafforzarsi contro l’euro, anche se potremmo assistere ad un rimbalzo occasionale in questa coppia, ma lo considero semplicemente un’opportunità per shortare a livelli più alti.