L’euro ha registrato un lieve rialzo durante la sessione di negoziazione di venerdì, raggiungendo i massimi di giovedì durante le vacanze. Venerdì era il Venerdì Santo e non c’era molto in termini di volume nel mercato, quindi non leggerei troppo nella candela stessa. Se osserviamo la candela di giovedì, sembra che il mercato andrà verso il livello degli 1,10, che rappresenta ovviamente una figura psicologicamente importante e attirerà molta attenzione in generale.
La media mobile esponenziale a 50 giorni si assesta sotto mentre la media mobile esponenziale a 200 giorni si assesta sopra, ed essenzialmente, a questo punto il livello degli 1,10 al centro rappresenta il “fair value”. Eventuali segni di esaurimento in quella regione dovrebbero continuare ad essere venduti, perché francamente parliamo di una coppia che è in una tendenza al ribasso a più lungo termine, sebbene le ultime due settimane siano state straordinariamente instabili e incostanti. Forse stiamo cercando di intercettare un fulcro per il prezzo da cui poter continuare la stessa azione d’instabilità per cui questa coppia è nota. In un certo senso, questo si rivela addirittura un buon segno perché mostra che i mercati cercano di tornare a un certo tipo di normalità.
Questa è una delle molteplici ragioni per cui penso che il livello degli 1,10 fungerà in certo modo da calamita per il prezzo, quindi non m’interessa provare a comprare l’euro, perché se iniziamo a vedere debolezza nel dollaro statunitense, ci saranno altre valute con prestazioni migliori dell’euro. La prima che mi viene in mente è la sterlina britannica, che sta pressando una significativa resistenza in questo momento e quindi ha accumulato una notevole quantità di inerzia.
Il dollaro australiano è scoppiato in modo piuttosto significativo negli ultimi giorni, quindi l’euro potrebbe cercare un po’ di recupero, ma la situazione nell’Unione europea non è molto salutare e dovrebbe continuare a sfavorire il valore della valuta comune. Questo non significa che la coppia EUR/USD non possa salire a livelli di prezzo maggiori, è solo che l’euro dovrebbe sottoperformare rispetto ai suoi concorrenti là fuori. Al ribasso, se scendessimo al di sotto dei minimi della sessione del venerdì, potremmo andare a guardare verso il livello degli 1,07, dove abbiamo trovato molto supporto sottostante.