L’Euro ha rotto piuttosto significativamente al ribasso durante la sessione di negoziazione di mercoledì, ma è rimbalzato significativamente recuperando un bel po’ di perdite. Il mercato sembra certamente comprimersi per eseguire una mossa più grande, ma meglio essere molto cauti nel provare a saltare nell’euro a piè pari, poiché prima o poi potrebbe verificarsi (come già accennato) una mossa maggiore. Al rialzo, se superassimo il livello degli 1,10, con probabilità la coppia EUR/USD si dirigerà verso la media mobile esponenziale a 200 giorni ai livelli superiori. Una volta superata quell’area, l’intera tendenza potrebbe cambiare.
Se continuiamo a vedere molta negatività a livello mondiale però, ci sarà necessità di dollari statunitensi, allora il mercato scenderà al sottostante livello degli 1,08. Un break sotto quel livello spalancherebbe le porte al livello degli 1,0650, forse anche fino alla soglia dell’1,06. Al momento, l’euro è probabilmente la valuta più importante da tenere d’occhio contro il biglietto verde, perché potrebbe darci un’idea sui prossimi movimenti del biglietto verde: il dollaro salirà o scenderà contro la maggior parte delle valute? Forse l’unica eccezione sarà la sterlina britannica, che sembra essere nel suo mondo al momento.
La situazione economica europea non è buona e penso continuerà a presentare grossi problemi. Per questo motivo, il consolidamento sarà il tema principale qui in questa coppia, così come la compressione. La candela giornaliera è ribassista, ma c’è stato un lieve rimbalzo, quindi probabilmente il mercato continuerà ad essere molto instabile. In tal caso, forse gli operatori continueranno a mantenere questo mercato in un intervallo più ristretto, anche se vedo ancora molta negatività che manterrà questo mercato sulla difensiva. Nel complesso, l’instabilità continuerà a rappresentare il principale fattore trainante, quindi meglio mantenere le proprie operazioni sui grafici a breve termine. Ricordo che il livello degli 1,10 attirerà molti titoli e, naturalmente, molta resistenza. Un calo sotto ai minimi della sessione di negoziazione di mercoledì, creerà una maggior pressione di vendita.