I mercati dell’oro continuano ad avere acquirenti sottostanti, assistendo ad una pressione di vendita all’apertura del martedì, ma i trader di futures sono andati long appena sopra il livello dei 1700 dollari. Quest’area contiene in sostanza molta importanza psicologica, quindi non sorprende granché vedere l’entrata degli acquirenti per spingere questo mercato. Alla fine, però, la formazione di un martello ha un certo senso e dovrebbe continuare a inviare questo mercato al livello dei 1750 dollari.
A parità di condizioni, penso ci sia un livello di supporto significativo fino al livello dei 1680 dollari, quindi non ho alcun interesse a shortare anche con un calo sotto al livello dei 1700 dollari. Successivamente, entrerà in gioco anche la media mobile esponenziale a 50 giorni a fungere da supporto, poiché sta raggiungendo il lato superiore e ha trovato la tendenza al rialzo. Se non altro, il mercato dell’oro dovrebbe continuare a rafforzarsi in base alla paura, mentre ovviamente anche la recente debolezza del dollaro americano ha aiutato il metallo prezioso.
Il livello superiore dei 1800 dollari è il massimale a breve termine, ma credo sia solo questione di tempo prima di superarlo. Una volta fatto, si aprirà la porta al livello dei 2000 dollari, e francamente penso che una delle maggiori tendenze nei prossimi mesi, se non anni, sarà il rally dell’oro, non solo a causa delle paure globali nei riguardi dell’economia, ma perché le banche centrali mondiali stanno inondando i mercati di liquidità. Ciò potrebbe far entrare nel panorama l’inflazione, un fattore che ovviamente aiuterà l’oro nel tempo. Otterremo quel ritiro occasionale, ma presto la coppia XAU/USD proseguirà quella che è stata una tendenza eccezionalmente affidabile. Di recente, il mercato dell’oro aveva svenduto piuttosto drasticamente, ma tali movimenti coinvolgevano maggiormente le richieste di margine in altri mercati che l’oro stesso. Aspettiamo di sentire le dichiarazioni della Fed mercoledì, perché potrebbero influenzare notevolmente anche l’oro, in quanto potrebbero spostare drasticamente il dollaro statunitense dato che l’attività recente ha segnalato il modo in cui i mercati erano inclinati verso una volatilità massiccia.